Ivrea, neonata morta sull’A5: due auto in fuga dopo l’incidente

È stato aperto un fascicolo per omicidio stradale e per fuga del conducente in seguito al grave incidente sull’autostrada A5 che ha procurato la morte di una neonata di nemmeno tre mesi. La Procura di Ivrea, nel Torinese, sta indagando per fare luce su quanto accaduto alla piccola mentre la mamma, 35 anni, era alla guida. Ci sono dei testimoni e sono in corso accertamenti tecnici per capire come mai l’ovetto e anche la bambina siano volati fuori dal veicolo e non siano invece rimasti ancorati al sedile.

L’aggravante della fuga riguarda almeno due auto fuggite senza prestare soccorso. Sono dunque due al momento i conducenti coinvolti nell’accaduto, anche se non è ancora chiaro con quali modalità. Chi indaga sta cercando di capire perché si sono allontanati senza offrire soccorso con la piccola sbalzata in strada e la donna ancora all’interno del veicolo dopo che la sua auto era finita fuori strada in seguito a un incidente che difficilmente poteva passare inosservato. Dopo il lavoro della polizia stradale, le indagini continuano al Palazzo di Giustizia ma sta risultando molto complicato ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e dunque fare luce sulle responsabilità dei coinvolti.

Il veicolo della donna ha riportato evidenti segni di ammaccature, ma non sono state rinvenute altre auto incidentate nella zona. Non viene dunque scartata l’ipotesi di un incidente autonomo, durante il quale la bambina sarebbe stata prima sbalzata in strada e poi involontariamente investita da uno dei veicoli di passaggio, complice il buio della serata di sabato. Da accertare anche se sia stata una manovra di uno dei veicoli in transito a causare lo sbalzo del veicolo fuori strada. Certo è che l’auto su cui c’era ancora la mamma ha sbandato violentemente, finendo fuori dalla carreggiata, contro una siepe.

La bambina, nonostante i tentativi di soccorso da parte dei sanitari, è deceduta sul posto e la salma è stata portata all’ospedale di Chivasso, nel Torinese. La donna invece è stata estratta dal mezzo ed è stata condotta al pronto soccorso dell’ospedale Giovanni Bosco di Torino, da dove è stata dimessa nel pomeriggio di domenica. Le sue parole, una volta superato lo stato di shock, potrebbero essere determinanti per mettere un ordine agli eventi, che in pochi secondi le hanno fatto perdere il controllo del mezzo e causato la morte della sua bambina, nata lo scorso 12 settembre.

La polizia stradale ha trovato intanto dei testimoni e anche con il loro aiuto, oltre che con i rilievi su strada, è al lavoro per accertare la dinamica dell’incidente. Sono automobilisti che si sono trovati a percorrere quel tratto di autostrada poco prima o nei momenti successivi all’incidente, quando l’auto era già finita fuori strada. Accertamenti sono in corso anche per capire come fosse stato installato in auto l’ovetto che conteneva la piccola, se fosse stato ben fissato a un sedile o meno, e quali siano le ragioni che hanno impedito che restasse ancorato all’auto. Molti dunque i punti grigi da chiarire.