Omicidio di Denisa Maria Adas: si cercano altre possibili vittime di Vasile Frumuzache


Dopo l’omicidio di Denisa Maria Adas, si cercano altre possibili vittime di Vasile Frumuzache. Durante gli scavi avviati da mercoledì nei terreni a Montecatini e a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, oggetto degli accertamenti per l’inchiesta sul 32enne reo confesso dell’omicidio delle due connazionali – sarebbe stata trovata una vertebra, una ciocca di capelli e un paio di slip. Questi ultimi due ritrovamenti sarebbero stati citati dal quotidiano ‘la Repubblica’.
A Montecatini, l’attività è concentrata nell’area del bosco delle Panteraie dove sono stati trovati i resti delle due escort, a Monsummano nel terreno pertinente l’abitazione del 42enne.
Frumuzache potrebbe essere un killer seriale. E’ questo il sospetto della procura, anche se il 32enne romeno fino ad ora si è attribuito la morte di solo due donne, entrambe escort: Maria Denisa Paun, 30 anni, e Ana Maria Andrei, 27 anni.
L’uomo è stato incastrato per la sparizione di Denisa, che sarebbe stata uccisa a Prato tra il 15 maggio e il 16 maggio. Il 32enne ha ammesso il delitto e ha fatto ritrovare il cadavere. Durante l’interrogatorio aveva poi confessato anche un secondo delitto, quello di Ana Maria Andrei, scomparsa dall’estate 2024 da Montecatini e i cui resti sono stati ritrovati nel bosco delle Panteraie.
Non si esclude la presenza di un complice. L’ipotesi è legata al fatto che nella stanza del residence di Prato dove ha confessato di aver ucciso Denisa, non è stata rinvenuta alcuna traccia ematica, sebbene l’uomo abbia detto di averla decapitata proprio in quella camera. Nell’area adiacente alla casa, gli inquirenti dopo la confessione del delitto di Denisa, hanno ritrovato quattro coltelli bruciati e l’auto di Ana Maria Andrei, uccisa un anno fa, che l’uomo custodiva nel box.
Frumuzache, che era stato portato nel carcere di Prato, è stato trasferito a Sollicciano per motivi di sicurezza e per garantire in modo continuativo la sua incolumità. Nel primo penitenziario il 32enne è stato infatti aggredito con dell’olio bollente,dal cugino di Ana Maria Andrei, a sua volta recluso in quel carcere.