Rapporto Invalsi 2023, aumenta il divario scolastico tra Nord e Sud

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Il Rapporto Invalsi 2023 non è clemente verso gli studenti italiani, ma lancia qualche segnale d’allarme: in alcune regioni del Sud solo 1 ragazzo su 2 delle scuole medie comprende correttamente quello che legge, mentre 2 studenti su 3 non sono capaci di leggere e comprendere un testo in inglese. Inoltre, alle elementari 1 bambino su 3 non sa la matematica e si registra un indebolimento in tutte le materie. Non va meglio alla scuola secondaria, visto che alle superiori, la metà dei maturandi non capisce cosa legge e in matematica è al livello base, con un divario Nord-Sud del 23%. Il lato positivo c’è, visto che il rapporto ha evidenziato come sia calata la dispersione scolastica: ora è all’8,7%, in discesa di un punto percentuale sul 2022.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara si impegna per il prossimo futuro, commentando i dati Invalsi: “Abbiamo il dovere morale di ricomporre il sistema scolastico e formativo nel nostro Paese, per dare a tutti i ragazzi, ovunque vivano, le stesse identiche possibilità di successo formativo e quindi lavorativo”. Sulle casue del divario Nord Sud, Valditara ha detto: “In generale, la fragilità sociale del territorio: la percentuale di assenze nelle scuole del Sud è di 15 giorni all’anno superiore rispetto agli studenti del Nord: che per 13 anni è come perdere un anno scolastico”. Un divario accentuato anche, secondo il Ministro, della minore disponibilità di servizi educativi per l’infanzia al Sud rispetto al resto del paese.

Secondo Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net “i dati del Rapporto Nazionale INVALSI confermano ancora una volta che l’ascensore sociale è rotto: se frequenti una scuola del Mezzogiorno o provieni da una famiglia meno abbiente dal punto di vista economico o culturale, hai molte meno probabilità di raggiungere i livelli minimi di competenza attesi nei vari gradi della carriera scolastica. Chiaramente le eccezioni esistono, ma non costituiscono in questo caso la regola. Perché anche al Sud ci possono essere scuole o classi all’interno delle scuole in cui la performance degli studenti è decisamente eccellente, ma il grado di aleatorietà con cui questo avviene è decisamente più elevato che in altre regioni dello Stivale. Insomma oggi la scelta di un istituto e, successivamente, la classe in cui si viene inseriti, può incidere profondamente sulla carriera di uno studente”.