Roma, lite in centro di accoglienza: accoltellato un migrante

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L'auto dei carabinieri (immagine di archivio)
Ancora problemi tra i migranti ospitati nella capitale. Assedio nella notte al centro di accoglienza di via del Frantoio, alla periferia di Roma. A scatenare il tumulto una lite tra un eritreo di 40 anni, ospite della struttura, e alcuni ragazzini. Recatasi nel centro per regolare i conti, la madre di uno dei coinvolti è stata poi ostacolata nell’uscita da una cinquantina di migranti e ha chiesto aiuto ad altrettanti residenti che hanno assediato i cancelli. La situazione è pericolosamente degenerata e l’eritreo è stato accoltellato alla schiena. Secondo le prime ricostruzioni infatti, durante l’alterco, l’umo eritreo avrebbe lanciato sassi contro i ragazzini.
Il migrante ferito è stato trasportato in ospedale, ma non è in pericolo di vita. Sulla vicenda ora indagano i carabinieri, mentre la procura di Roma ha aperto un fascicolo per tentato omicidio ed è in attesa di un’informativa della polizia.
Intanto Pamela, la donna  che la scorsa notte è andata nel centro di accoglienza, racconta quegli attimi concitati: “Mi hanno sequestrata per un’ora insieme a mio nipote di 12 anni, trascinata all’interno del centro per due volte e colpita. Ho avuto paura, pensavo di morire. Loro erano in tanti, una cinquantina – aggiunge – mi sono coperta il volto e speravo che non facessero nulla di male al bambino”.
Nuove tensioni si sono poi ripetute questa mattina. All’uscita di tre migranti, uno dei quali con la mano fasciata, un paio di residenti gli sono andati incontro urlando: “Ti ho riconosciuto, eri quello che stanotte aveva in mano un bastone”. “Andate via, tornate al vostro paese”.  E’ quindi stato necessario un nuovo intervento di polizia e carabinieri che hanno separato i due gruppi. Al momento l’ingresso del centro è presidiato dalle forze dell’ordine.