Strage di Viareggio: condannato a 7 anni in appello Mauro Moretti

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L’ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato e di Rfi, Mauro Moretti, è stato condannato a 7 anni dalla corte di appello di Firenze nel processo per la strage di Viareggio, l’incidente ferroviario del 29 giugno 2009 in cui persero la vita 32 persone.  E’ stata, dunque, confermata la sentenza di primo grado. Moretti, che a febbraio aveva rinunciato alla prescrizione intervenuta un anno fa per incendio e lesioni colpose, era imputato per disastro, omicidio plurimo colposo, lesioni colpose, incendio. La procura generale aveva chiesto 15 anni.

La Corte ha condannato anche Michele Mario Elia, ex ad di Rfi, e Vincenzo Soprano, ex ad Trenitalia, a sei anni con l’accusa di omicidio plurimo colposo e disastro ferroviario. E’ stato invece assolto Giulio Margarita, ex dirigente della direzione tecnica di Rfi e oggi dirigente di Ansf, l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria che in primo grado era stato condannato sei anni e mezzo. Il pg aveva chiesto 12 anni e sei mesi. Per i giudici “il fatto non sussiste”.

Dopo la pronuncia della Corte di Appello di Firenze, i parenti delle vittime hanno stretto le mani al pm e mostrato le foto dei familiari deceduti che avevano portato in aula. Il sindaco di Viareggio, Giorgio del Ghingaro, ha commentato: “Oggi è stato fatto un passo avanti verso la giustizia, il secondo grado conferma che ci sono delle responsabilità chiare. Certo questo non vuol dire che termina il dolore, il dolore è ancora vivo e non è con delle sentenze che si risarcisce una ferita grande e aperta nel cuore della città”.