Ue: tre priorità per contrastare le varianti. Napoli, scoperta una mutazione molto rara

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Sono 369 i morti e 12.074 nuovi casi di coronavirus nel bollettino del ministero della Salute di oggi, a fronte di 294.411 tamponi in 24 ore. Sotto osservazione l’efficacia dei test rapidi nel rilevare le mutazioni del virus.

Le varianti del coronavirus tengono in massima allerta l’Europa, tanto che la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, ha fatto sapere che per contrastare la ripresa della pandemia causata dalle nuove mutazioni del virus, è stata messa a punto una strategia basata su tre priorità: sviluppare nuovi test “ad hoc” e rafforzare il sequenziamento del genoma; accelerare il processo di autorizzazione dei vaccini; rafforzarne la produzione. L’Ue nel frattempo non si ferma sul fronte delle scorte. E’ infatti in programma l’acquisto di altri 150 milioni di dosi del vaccino di Moderna per quest’anno e della stessa cifra per il 2022.

Inoltre la von der Leyen boccia la chiusura delle frontiere come arma di difesa dal coronavirus: “la primavera scorsa, all’inizio della pandemia, 17 Stati membri, non tutti allo stesso tempo, hanno introdotto controlli alle frontiere e abbiamo visto che questo non ha fermato la diffusione del virus ma ha solo danneggiato il mercato interno. Abbiamo imparato – ha aggiunto la presidente- che chiudere le frontiere non è servito a non far diffondere il virus” e che “bisogna attenersi a quanto si concorda tutti insieme”.

In scia alle dichiarazioni della von der Leyen l’Onu ha rivolto un appello a realizzare con urgenza un “piano globale per i vaccini” anti-Covid. “Il mondo ha urgentemente bisogno di un piano globale delle vaccinazioni che riunisca tutti quelli che hanno il potere e le capacità scientifica, tecnologica e finanziaria richieste”, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, durante una sessione ministeriale del Consiglio di Sicurezza.

Nel frattempo emerge l’incognita varianti per i test antigenici rapidi che, servono a rilevare la positività al virus Sars-CoV-2. Per ora sembrerebbero funzionare, ma è necessario mantenere alta l’attenzione e monitorare attentamente, perché le mutazioni del virus potrebbero comunque comprometterne l’efficacia.

L’allerta è contenuta in una nuova circolare del ministero della Salute, arrivata a ridosso della scoperta negli Stati Uniti di sette nuove possibili varianti fino ad ora sconosciute.

A Napoli, per la prima volta in Italia, è stata individuata un’altra mutazione molto rara. L’Istituto Pascale e l’Università Federico II di Napoli hanno infatti isolato un’altra variante Covid-19, finora sconosciuta. La Regione Campania, ha fatto sapere che al momento non si conoscono né il potere di infezione, né altre sue caratteristiche. Si chiama B.1.525, e finora ne sono stati individuati soltanto 32 casi in Gran Bretagna, e pochi casi anche in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti. Nessun caso al momento in Italia.