Urbanistica a Milano, revocati gli arresti per Catella. Il costruttore è libero

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

L’inchiesta sugli appalti a Milano si arricchisce di un’altra novità, dopo che è stata decisa la revoca degli arresti domiciliari per l’imprenditore e costruttore Manfredi Catella. Lo ha stabilito il Tribunale del Riesame. Il ceo del Coima era l’ultimo tra gli arrestati su cui doveva esprimersi: lo scorso 12 agosto era stato annullato l’arresto in carcere del costruttore Andrea Bezziccheri, mentre il 14 agosto erano stati sostituiti con un anno di interdizione i domiciliari disposti dal gip il 31 luglio per l’ex assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi, l’ex presidente della Commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e l’ex manager Federico Pella.

Manfredi Catella, il costruttore coinvolto nell’inchiesta sull’urbanistica a Milano, torna così in libertà dopo le accuse di falso e corruzione. I giudici del Riesame si sono presi tre giorni per valutare la richiesta della difesa: le motivazioni, attese nei prossimi giorni, chiariranno se la  decisione si basa sull’assenza di elementi indiziari gravi oppure su un venir meno delle ragioni cautelari che avevano giustificato la misura restrittiva. L’imprenditore, fondatore e amministratore  delegato di Coima, è uno dei principali protagonisti dello sviluppo  immobiliare milanese degli ultimi anni.

Si tratta, dunque, di un provvedimento che ricalca quello già adottato dieci  giorni fa per Alessandro Scandurra, coindagato nello stesso filone per corruzione. All’architetto e membro della Commissione paesaggio del  Comune di Milano, sospettato di essere il pubblico ufficiale corrotto, erano stati revocati i domiciliari da un altro collegio del Riesame. Nessuna delle sei misure cautelari disposte dal gip su richiesta della Procura è stata quindi confermata dal Tribunale del Riesame.