Virus dengue, allerta in Italia: controlli e aerei disinfettati a Fiumicino

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In Brasile oggi si sono registrati 512.353 casi probabili di dengue e quest’anno sono stati confermati 75 decessi dovuti alla malattia mentre altri 350 sono sotto inchiesta. Il numero di contagiati asintomatici è notevole e questo aumenta la diffusione dell’epidemia: oltre il 50% delle persone contagiate non sviluppa sintomi, e con gli eventi legati ai festeggiamenti del Carnevale che trascinano migliaia di persone in strada, la crisi sembra destinata ad aggravarsi. “Se una zanzara Aedes egypti punge un asintomatico, 7 giorni dopo è ancora capace di trasmettere la malattia”, spiega la ricercatrice di Fiocruz, Denise Valle, in un’intervista ad una tv locale. A Rio de Janeiro infatti nell’ultima settimana i contagi sono cresciuti del 56% rispetto a quella precedente.

Ora l’emergenza si sta estendendo anche in Argentina dove ad oggi si contano 29 decessi mentre in Europa sono 3 i Paesi che l’anno scorso hanno registrato casi ed epidemie autoctone sporadiche di Dengue: l’Italia è prima con 82 casi, seguita da Francia con 43 casi e Spagna con 3.
Nel nostro Paese sono stati disposti controlli mirati alle frontiere: a Fiumicino sono stati innalzati i livelli di vigilanza, compresa la disinfestazione degli aerei provenienti da Paesi a rischio. Il provvedimento è arrivato su disposizione del Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia, agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera.

“A causa dell’aumento globale dei casi di Dengue, su disposizione del direttore generale, Francesco Vaia, si invitano gli Uffici di sanità marittima aerea e di frontiera (Usmaf-Sasn) a innalzare il livello di allerta e vigilanza nei confronti dei vettori provenienti e delle merci importate dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti” si legge nella circolare del ministero della Salute.

La febbre da dengue è di origine virale ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus che circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni: in questo arco di tempo la zanzara può dunque prelevarlo e trasmetterlo ad altri.

I sintomi: generalmente nell’arco di 5-6 giorni dalla puntura di zanzara si scatena una febbre anche molto alta, accompagnata da mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, forti dolori muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito, irritazioni della pelle che possono apparire sulla maggior parte del corpo dopo 3-4 giorni dall’insorgenza della febbre. I sintomi tipici sono spesso assenti nei bambini. La dengue ha un tasso di mortalità molto basso, circal’1% dei casi che però sale al 40% quando la malattia si complica nella forma emorragica. In circa il 75% dei casi la malattia è asintomatica e passa inosservata.

Il vaccino contro la febbre dengue è stato approvato in Italia a settembre scorso. Sarà disponibile dalla prossima settimana all’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma che è fra i primi centri a ricevere le dosi. Visita e vaccino sono a carico dell’utente. Lo scorso settembre l’Aifa ha infatti dato il via libera all’unico vaccino per la prevenzione della malattia anche per chi non ha avuto una precedente esposizione al virus e senza la necessità di dover eseguire un test pre-vaccinale e sono sufficienti 2 dosi per raggiungere l’immunizzazione.