Coronavirus, in un Veneto “in blocco” la diffusione rallenta. Segnalati due nuovi contagi

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La nuova settimana si apre con la notizia di due nuovi casi di contagio registrati in Veneto: entrambi derivano dai focolai del virus Covid-19 già noti, in provincia di Padova (Vò Euganeo) e a Venezia, dal cluster individuato nell’isola. La fonte è la Regione Veneto, attraverso le parole del governatore Luca Zaia. Sale così a 27 il numero aggiornato degli infettati segnalati dalle autorità sanitarie, i quali si trovano in cura in ospedale o in quarantena nelle proprie abitazioni in assenza di sintomatologia. Su scala nazionale gli affetti dalla malattia sono 165 e sale a 5 il numero delle vittime con il concorso del coronavirus: a Bergamo è morto in ospedale un 84enne, in tarda mattinata un 88enne sempre in Lombardia. Entrambi erano ricoverati con stato di salute compromesso da altre patologie.

Nel comune di Vò Euganeo, ai confini tra le province di Vicenza e Padova, dalle 7 di stamattina è stato allestito il cordone sanitario che blocca i varchi stradali di entrata ed uscita non autorizzate. Poco lontano, confermata la chiusura al pubblico sino a nuovo ordine dell’ospedale di Schiavonia. Finora nessun caso riguarda cittadini vicentini o è stato segnalato all’interno della provincia berica, in attesa di risultati sui tamponi effettuati nelle ultime ore, anche ad Albettone.

Come noto, in base al decreto ministeriale e soprattutto all’ordinanza regionale speciale emanata nella giornata di domenica, fino al 1 marzo sono interdette manifestazioni ed eventi pubblici ma anche assembramenti di persone di natura privata: in Veneto si fermano dunque lo sport, le pratiche collettive di culto, e anche quelle ricreative e culturali con la serrata di cinema, locali da ballo, musei e in generali spazi che accolgono riunioni di massa. Il “blocco” rimarrà attivo almeno fino a domenica prossima, in attesa dell’evolversi della situazione in Veneto e regioni limitrofe.

“La notizia negativa è la segnalazione di due nuovi contagiati – ha detto Zaia al suo arrivo a in Regione – quella positiva è che provengono dai cluster già noti.”