Ricercatrice 25enne di Sarcedo muore a Mosca. Indagini in corso

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Indagini in corso a Mosca per la morte di Giorgia Bernardele, 26 anni, giovane ricercatrice originaria di Sarcedo trovata morta nel dormitorio universitario dell’Università statale per gli studi umanistici. I genitori sono in volo verso la capitale russa.

La ragazza è stata trovata morta ieri nella sua stanza dalla polizia moscovita che, dopo una segnalazione, ha sfondato la porta della stanza, che pare fosse chiusa a chiave, secondo quanto riferisce all’Ansa l’agenzia Moskva. I genitori sono stati avvisati del decesso ieri sera dai Carabinieri. La nostra sede diplomatica a Mosca informa che “il consolato è in stretto contatto sia con i genitori della ragazza che con le autorità russe, le quali stanno accertando le cause del decesso, che sembrano essere naturali”.

Giorgia, dottoranda all’Università di Padova, si trovava in Russia per motivi di studio. Aveva frequentato la Scuola Galileiana di Studi Superiori, eccellenza nata dalla collaborazione tra l’Ateneo di Padova e la Scuola Normale di Pisa, aperta a 24 migliori studenti dell’Università patavina.

“Siamo costernati – afferma il sindaco di Sarcedo Luca Cortese -. Conosco la mamma Michela, che è insegnante, con cui abbiamo condiviso anche un po’ l’impegno politico per il nostro paese. Pur essendo una famiglia originaria da Thiene, la famiglia Bernardele è conosciuta e stimata in paese. Siamo in attesa di notizie più precise anche noi”.

“L’ impossibile è successo. E ‘ morta la nostra meravigliosa ricercatrice, Georgia. Luminosa, interessante. Un talento. Dicono che è morta nel sonno, non so nient’altro. Ma finché sto scrivendo, ancora non ci credo. L’ impossibile è successo: la nostra Giorgia Giorgia Bernardele è morta” ha scritto su Facebook la sua amica moscovita Alexandra.

“Sono molto addolorata, era una ragazza splendida”, ricorda Maria Gabriella Strinati, assessore a Thiene e insegnante di italiano di Giorgia al Liceo Classico Corradini (lo stesso frequentato dalla sorella minore di Giorgia, che oggi ha 22 anni). “Era una delle allieve migliori. Ricordo che a scuola era ben inserita, nonostante fosse riservata. Aveva una intelligenza viva e una personalità molto profonda. Ricordo in particolare che nei compiti aveva così tante cose da scrivere che a volte non riuscita a terminare il tema in tempo utile. Era venuta anche dopo, finite le superiori, a fare orientamento ai ragazzi più giovani di quinta”.