Scaricano rifiuti ingombranti in casa di un accumulatore seriale. Ripresi e multati

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...
Nel collage di immagini una foto della bombola rilasciata all'esterno dell'abitazione e un frame del filmato acquisito

Anzichè smaltire i rifiuti ingombranti secondo legge – e senso civico – approfittavano della nomea di un cittadino maranese, affetto dal disturbo di accumulo seriale, per scaricare nel suo cortile di tutto e poi svignarsela. Non sapendo, però, di essere ripresi da telecamere di sorveglianza che hanno consentito la loro identificazione a posteriori, grazie al lavoro delle forze di polizia locale “Alto Vicentino”.

Alla coppia di individui ritenuta responsabile del rilascio di una grossa bombola di elio, una motosega inutilizzabile e dei tubi in plastica e metallo è stata inflitta una sanzione di 1.200 euro, contestando loro l’illecito abbandono di rifiuti pericolosi.

I due avevano approfittato di un residente di Marano, che da parecchi anni era caduto nel vortice dell’accumulo smodato di qualsiasi materiale inerte, accatastato in casa e nel cortile. Una mania che l’uomo, con l’aiuto di persone di fiducia, nel frattempo sta combattendo cercando di limitare l’impulso incontrollato a recuperare merce e o oggetti da discarica, anche in seguito ad un’ordinanza del sindaco promulgata lo scorso mese di settembre. Proprio in questa fase di colloqui, però, era emerso che qualche ignoto in più occasioni aveva abbondonato (di tutto) dei rifiuti ingombranti a sua insaputa. Per liberarsene in fretta, probabilmente, incurante delle normative in materia di smaltimento.

Queste “terze persone” sono state individuate nei giorni scorsi dagli agenti, dopo aver posizionato in una postazione mirata una telecamera, acquisendone i filmati. L’ultimo episodio è stato documentato sabato scorso, intorno alle 14, immortalando due uomini impegnati con una bombola di metallo scaricata da un furgone. Grazie al numero di targa dello stesso, gli arguti operatori sono risaliti prima al proprietario del mezzo, e infine ai due “esecutori” che lo avevano preso in prestito per una non meglio precisata commissione.

A conti fatti i 1.200 euro dovranno essere sborsati da un cittadino di Marano e uno di Schio, ritenuti senza possibilità di dubbi ulteriori come gli artefici dell’illecito: a beneficiare della somma sarà la Provincia di Vicenza. Le iniziali e altri dati sensibili della coppia di trasgressori non sono stati diffusi a margine delll’operazione (riuscita) da parte della polizia locale, a monito per chiunque intendesse portare a termine atti incivili analoghi.