Arte e dintorni – Dantedì: ecco come Paolo e Francesca hanno ispirato l’arte romantica

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Gabriel Rossetti, Paolo e Francesca da Rimini (1855), Tate Gallery, London

L’Ottocento romantico si è lasciato ispirare da Dante e dalla sua “Commedia” per creare opere d’arte di grande suggestione. E non poteva esser diversamente, che una sezione cospicua ritraesse la coppia di infelici amanti più nota della tradizione culturale occidentale, narrata nel V Canto dell’Inferno.

I dipinti che raccontano la storia di Paolo Malatesta e Francesca da Rimini si articolano sostanzialmente in due sezioni. Un gruppo di opere rappresenta la vita terrena e romanzesca dei due giovani, appuntando l’attenzione sull’amore ingenuo e acerbo sbocciato tra i due cognati.

William_Dyce, Paolo e Francesca (1837)

Anselm Feuerbach li ritrae durante la lettura del libro “galeotto” in un idilliaco giardino;
Wiliam Dyce ne offre un’ambientazione languida in terrazza al chiaro di luna; Dante Gabriel Rossetti (1867) immortala il bacio nella stanza, incorniciato dalla luce della finestra; Dominique Ingres descrive il momento della scoperta del tradimento da parte del marito di Francesca, Gianciotto Malatesta, che è già pronto alla vendetta con lo spadone in mano. In due dipinti in stile accademico, Gaetano Previati (1887) e Alexander Cabanel si concentrano sulla morte cruenta dei due amanti, l’uno nelle braccia dell’altra, in opere dense di romantica sensualità, esaltando il potere seduttivo di eros e thanatos.

Gaetano Previati, Paolo e Francesca (1887), Accademia Carrara Bergamo

Un secondo gruppo di opere rappresenta la vicenda ultraterrena di Paolo e Francesca ed è caratterizzato dalle anime sole, abbracciate, come nel dipinto algido e sensuale di Ary Scheffer e come nella seconda opera di Previati (1909) che rilegge il tema in un moderno stile divisionista. In questi dipinti la centralità degli amanti travolti dalla tempesta infernale mette in secondo piano la presenza di Dante e Virgilio, solitamente relegati in ombra, sullo sfondo.

In questo breve percorso, abbiamo scelto una seconda opera di Dante Gabriel Rossetti (1855), un acquerello su carta con i tre momenti della vicenda umana e ultraterrena degli amanti più celebri dell’Inferno dantesco. Per visionare le opere e il brano del Canto V cliccare a questo link.