Trump minaccia dazi al 50% all’Ue. Crollano le Borse europee

Donald Trump minaccia di imporre dazi al 50% sull’Unione europea a partire dal primo giugno. “E’ molto difficile avere a che fare con l’Unione Europea, formata con l’obiettivo di approfittarsi degli Stati Uniti sul commercio”, afferma Trump, sottolineando: “Le nostre discussioni con l’Europa non stanno andando da nessuna parte”. Ora si attende quello che verrà fuori dall’imminente telefonata tra il commissario Ue al Commercio, Maros Sefcovic, e uno dei due capi negoziatori americani Jamieson Greer. La telefonata dovrebbe servire a chiarire le posizioni per il negoziato, anche se da quanto trapela le parti si sono già scambiate una lista di richieste, con Bruxelles convinta di aver dettagliato e strutturato la propria, ribadendo la disponibilità ad affrontare gli squilibri e la proposta di ‘zero dazi’ sui prodotti industriali.

Immediata la reazione negativa dei mercati azionari: Milano ha ceduto oltre tre punti percentuali, Parigi il 2,7% e Francoforte il 2,5%. In ribasso di oltre un punto percentuale anche Londra.

Il presidente americano, poi, lancia un ultimatum ad Apple: “Mi aspetto che gli iPhone venduti negli Stati Uniti d’America siano fabbricati e costruiti qui, non in India o in qualsiasi altro luogo. In caso contrario, Apple dovrà pagare agli Stati Uniti una tariffa di almeno il 25%” ha scritto il tycoon sul suo social. Apple in calo a Wall Street, dove perde il 2,86% con la minaccia di dazi del 25% sull’iPhone da parte di Donald Trump. Apple brucia più di 100 miliardi di valore di mercato all’avvio delle contrattazioni, riporta l’agenzia Bloomberg.

Le parole del ministro degli Esteri Antonio Tajani: “No comment, aspettiamo i colloqui di questa sera del commissario Sefcovic con gli interlocutori statunitensi. Ho avuto una lunga telefonata con Sefcovic parlando anche di contenuti, la nostra linea è quella di arrivare a un accordo, nessuna guerra commerciale, l’obiettivo è sempre zero dazi-zero dazi”.

Da Berlino il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul dice: “I dazi doganali statunitensi più elevati sulle importazioni dall’Unione Europea, minacciati dal presidente Donald Trump, non aiutano nessuno. Tali dazi non aiutano nessuno e portano solo a una sofferenza dello sviluppo economico di entrambi i mercati”. Gli fa eco la Francia che invoca la ”de-escalation’‘ ricordando tuttavia che l’Unione europea è pronta a rispondere alle decisioni del presidente Usa. “In un periodo di negoziati tra Ue e Usa le nuove minacce di aumento dei dazi di Donald Trump non portano alcun aiuto”, scrive su X il ministro delegato per il Commercio estero, Laurent Saint-Martin, aggiungendo: ”Manteniamo la stessa linea: la de-escalation, ma siamo pronti a rispondere”.