Manovra. Tria: “Possibile evitare la procedura di infrazione. Preferibile ridurre deficit”

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C’è ancora incertezza in merito a quali misure verranno prese dal governo per rivedere la manovra, con lo scopo di trovare un’accordo con l’Ue per evitare la procedura di infrazione.

“È ovvio che se è possibile un accordo con la commissione Ue forse è preferibile andare a una riduzione del deficit non perché non servano le misure espansive ma perché c’è incertezza e bisogna ritrovare la fiducia”, ha detto il ministro dell’economia Giovanni Tria spiegando però che “la manovra non viene rivoluzionata”.

Il ministro dell’Economia ha comunque annunciato, al Welfare Italia Forum 2018, che entro stasera il governo svelerà le proprie carte. “Ormai siamo arrivati, entro la giornata si arriverà a determinare quali sono i possibili saldi e poi ci sarà la decisione politica”, ha detto il ministro secondo cui Il reddito di cittadinanza e quota 100 per l’anticipo pensionistico costeranno meno di quanto preventivato e restano confermate “ma le misure tecnicamente richiederanno qualche mese per essere realizzate”.

Secondo il ministro, “è possibile evitare la procedura di infrazione. Si tratta di prendere decisioni politiche rispetto a varie alternative. Oltre alle risorse che arriveranno dal minor costo del reddito di cittadinanza e di quota 100 sono possibili altri tipi di risparmi e correzioni, che si stanno studiando. Tutto questo può portare a un mutamento dei saldi”.

Il premier Conte ha riferito alla Camera. “Non andrò a Bruxelles con il libro dei sogni ma con lo spettro completo del progetto riformatore del governo: mi confronterò sui numeri consapevole che la manovra risponde a esigenze del Paese ma entro i vincoli europei”. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue e dell’Eurosummit del 13 e 14 dicembre.

“Siamo nel mezzo di un confronto serrato – aggiunge il premier – che confidiamo leale e paritario, nell’auspicio che si possa trovare punto di equilibrio e convergenza. Resto fiducioso del buon esito” della trattativa con la Ue perché “in gioco in questo momento c’è molto di più dei saldi finali ma l’idea stessa di rappresentanza politica, il senso del nostro ruolo e della nostra missione”.