Sanità, firmato il nuovo contratto. Indennizzi e aumenti per amministrativi, ostetriche e infermieri

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

C’è il via libera definitivo al contratto per i lavoratori della Sanità. La firma definitiva al Ccnl 2022-2024 è arrivata nell’incontro all’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran), dove hanno sottoscritto il contratto i sindacati Nursind e Nursing up. Non hanno invece firmato Cgil e Uil, come già avvenuto per la pre-intesa siglata a giugno. Interessati al contratto sono 581 mila professionisti tra infermieri, ostetriche e amministrativi. Previsti aumenti medi tra i 150 e i 172 euro mensili.

La Funzione Pubblica Cgil ha commentato: “Oggi è stato firmato un contratto che mortifica le lavoratrici e i lavoratori della sanità pubblica e, per la prima volta, li impoverisce. Siamo in presenza di un contratto al ribasso che porta a una perdita media mensile di 172 euro rispetto al costo della vita. Un taglio del 10% all’aumento di stipendio dei professionisti della sanità. Mentre il costo della vita, infatti, è balzato al +16%, i salari aumentano appena del 5,7%. È la prima volta che un contratto fa perdere potere d’acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori ed è un peggioramento per noi inaccettabile. Un arretramento anche in termini normativi – ha fatto sapere la Fp Cgil -: mentre il governo mantiene il tetto sul salario accessorio e sulle assunzioni, il contratto peggiora i carichi di lavoro dando mano libera alle aziende sulla pronta disponibilità, blocca di fatto differenziali economici e incarichi per mancanza di risorse, non risolve problemi come quello della mensa e della retribuzione spettante nei giorni di ferie”.

Il ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, ha commentato il via libera definitivo al contratto del comparto Sanità spiegando: “La firma definitiva del contratto del comparto sanità 2022-2024 è un importante risultato per il settore. La trattativa è stata molto complicata, ma è fondamentale essere giunti alla fine. Ora bisogna guardare immediatamente al prossimo contratto 2025-2027 per dare continuità alla contrattazione. Gli aumenti medi sono pari a circa 170 euro mensili – ha sottolineato Zangrillo aggiungendo – con importanti incrementi delle indennità specifiche, tra cui quella del pronto soccorso, che può arrivare anche a 500 euro. Importanti anche gli arretrati visto che il contratto viene firmato nel 2025. Ora dobbiamo rendere effettivi gli stanziamenti per la tornata contrattuale 2025-2027″.