La scorciatoia in centro storico costa 235 contravvenzioni. Stangata da 21 mila euro

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Polizia Locale in uno dei controlli di routine (immagine d'archivio)

Per circa tre mesi aveva percorso un tratto a “ztl” – zona a traffico limitato – del centro storico senza averne titolo, collezionando una raffica di violazioni contestate dagli agenti di polizia locale del comando di Vicenza. Facile intuire che abbia avuto un “coccolone” un giovane vicentino di 25 anni, quando gli sono state recapitate in mano 235 sanzioni per un ammontare che supera i 21 mila euro complessivi. In due tranches, ma una a distanza di pochi minuti dall’altra di fronte agli sguardi severi degli operatori incaricati.

Il ragazzo al volante della sua vettura aveva, a suo dire, trovato una “scorciatoia”: gli permetteva di abbattere i tempi di percorrenza dal proprio domicilio in città, in uno dei quartieri centrali, a un paese dell’hinterland del capoluogo berico dove ha trovato occupazione. Un’abitudine divenuta quotidiana, anche se sprovvisto della necessaria autorizzazione a fruire di un tratto di strada riservato ai possessori dei tagliandi “ztl”, con targa registrata nei terminali del Comune.

Riguardo alle multe che nel frattempo si cumulavano una sull’altra, gli agenti di polizia locale avevano tentato inutilmente notificare le infrazioni al proprietario del veicolo, una volta rintracciato attraverso il numero di targa. Non trovandolo mai, però, al recapito noto come residenza. Fino a mercoledì 12 febbraio, quando un appostamento mirato proprio nel tragitto percorso ormai di consueto ha sortito gli effetti sperati: l’automobilista da record in termini di contravvenzioni puntualmente è stato avvistato in transito in “zona proibita”, riuscendo stavolta a metterlo di fronte alle proprie responsabilità.

Invitato a recarsi subito al comando in strada Soccorso Soccorsetto in compagni degli agenti, il 25enne si è visto consegnarsi in un battibaleno ben 77 verbali in pila uno sull’altro. Nel tentativo di giustificare la propria condotta in barba al codice della strada, sarebbe poi emerso che l’automobilista nel recente passato era in possesso di altre autovetture e, spulciando negli archivi delle sanzioni inevase, sono saltate fuori altre 158 contravvenzioni mai saldate in precedenza, per il medesimo motivo.

Ai 7.500 euro circa già assegnati, quindi, se ne sono aggiunti altri 13.500, per un totale che sfora come accennato i 21 mila complessivi. Un salasso che, forse, indurrà il trasgressore impenitente ad “armarsi” di bicicletta e pedalare di buona lena , in futuro, per raggiungere il posto di lavoro risparmiando se non in tempo, almeno in carburante e in salatissimi guai con il codice della strada, recuperando pazientemente la somma che dovrà versare – salvo motivati ricorsi di difficile accoglimento – alle casse del comune di Vicenza.