Air Italy, in arrivo il licenziamento per i 1.450 dipendenti

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Il futuro di Air Italy è appeso a un filo. I commissari liquidatori della compagnia aerea sardo-qatariota, ex Meridiana, hanno annunciato il licenziamento collettivo di tutti i 1.450 dipendenti del vettore che è stato messo in liquidazione l’11 febbraio scorso. I commissari Enrico Laghi e Franco Maurizio Lagro lo hanno reso noto ai dirigenti di Air Italy riuniti in conference call tra Olbia e Milano Malpensa. In una nota ufficiale la compagnia ha però precisato che al momento non è partita ancora alcuna lettera di licenziamento ma che è stata confermata la procedura di liquidazione in bonis. L’iter, secondo il codice civile, prevede 75 giorni di per dare corso al licenziamento collettivo. Nel frattempo, la società si è detta impegnata a esplorare la strada della cessione del ramo d’azienda per cercare di salvaguardare il più possibile i lavoratori.

L’11 febbraio gli azionisti di Air Italy, Alisarda (dell’Aga Kahn) e Qatar Airways, hanno comunicato la decisione unanime di mettere in liquidazione la compagnia, motivandola con “le persistenti e strutturali condizioni di difficoltà del mercato”. Due anni fa era stato annunciato il piano di rilancio dell’ex Meridiana, ma ormai lo spettro della liquidazione era dietro l’angolo da tempo. Nel 2018 il vettore aveva riportato più di 160 milioni di euro di perdite, diventati quasi 200 milioni nel 2019.

In un comunicato Air Italy dopo la conference call di oggi ha reso noto che i liquidatori hanno illustrato ai dipendenti la possibile evoluzione della procedura di liquidazione, confermando l’intenzione di adottare tutte le misure possibili di sostegno al reddito, compatibili a norma di legge con la procedura di liquidazione stessa. “Verranno prese in considerazione tutte le possibilità di cessione di rami d’azienda – viene precisato – che comprendano il possibile mantenimento di tutti o di parte dei posti di lavoro”.

Contestualmente all’annuncio dei licenziamenti, il segretario della Filt Cgil regionale, Arnaldo Boeddu, ha detto che il sindacato è in attesa della convocazione da parte del ministero dei Trasporti e di quello dello Sviluppo economico per parlare del dossier Air Italy. “Stiamo lavorando per provare a cambiare la procedura ed evitare la liquidazione – ha spiegato Boeddu -. Nel frattempo non bisogna arrendersi e fermarsi: vanno continuati presidi e assemblee, fino a quando non avremo risposte in questo senso. Gli aerei e il personale di Air Italy devono poter tornare a svolgere il proprio lavoro lasciando il tempo necessario alle parti in causa, dal governo nazionale alle istituzioni regionali alle organizzazioni sindacali, di evitare un vero e proprio dramma sotto l’aspetto occupazionale, sociale ed economico per tutto il Paese”.

Intanto l’Enac, in una nota, rende noto di aver già preso contatti con i liquidatori della società, ai quali ha chiesto di fornire ai passeggeri in possesso di biglietti emessi dal vettore informazioni chiare, puntuali e gratuite sulle procedure da seguire per i rimborsi e le altre tutele previste dal Regolamento Comunitario numero 261 del 2004.