Ondata di gelo fine novembre. Analisi delle temperature minime

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Foto Davide Deganello

Dopo un lungo periodo mite, grigio e a tratti perturbato, che ha caratterizzato il tempo sulla provincia di Vicenza nella seconda metà di novembre, da lunedì 28 masse d’aria gelide provenienti dall’Europa nord orientale hanno provocato la prima vera irruzione fredda della stagione. Inizialmente con nubi basse e qualche debole nevicata oltre i 1200m (effetto Stau) specie sulle Piccole Dolomiti, ma anche ad un rinforzo sensibile dei venti da est (bora).

Martedì 29 Novembre mattina si sono viste le prime ampie schiarite, ed ecco che le temperature minime in pianura hanno raggiungto gli 0°C circa. Martedì è stata la giornata più fredda in quota con valori per nulla invidiabili al mese di gennaio, ecco alcune temperature minime in montagna registrate dalle stazioni Arpav:

Monte Grappa -7.4°C; Malga Larici -7.6°C; Campogrosso -7.9°C; Campomolon -8.7°C;

Tutte località di montagna oltre i 1500m che anche di giorno non hanno superato i -2°/-3°C.

Mercoledì 30 Novembre, l’ondata di freddo in montagna ha già iniziando a calare (temperature in lieve aumento) mentre in pianura, nelle valli e sugli altopiani, grazie anche al fenomeno dell’inversione termica si sono raggiunti i valori minimi più bassi della settimana e del mese di novembre. Ecco alcuni valori di queste zone, registrati dalle stazioni Arpav:

S. Antonio di Valli del Pasubio -1.9°C; Malo -2.3°C; Rosà -2.5°C; Lonigo -3.8°C; Montecchio Prec. -4.2°C; Castana -5.0°C; Asiago -9.7°C;

Giovedì 1 Dicembre dicembre con temperature in sensibile aumento in montagna e sulle pedemontane per effetto di deboli correnti di Foehn (venti tiepidi di caduta). Basti pensare che la stazione di Campogrosso a 1460m alle 7.00 di mattina registrava una temperatura di +4°C, circa 12 gradi in più di martedì mattina.