Tavolo regionale per la ex Zanella: la proprietà licenzia i 94 dipendenti per andare a Salerno

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Un'immagine di lavorazione tratta dal sito Zanella.com

Non è una delocalizzazione all’estero, ma uno spostamento nel Sud Italia, a Salerno, il motivo dell’annunciato licenziamento dei 94 dipendenti della ex Zanella di Caldogno. Oggi si è riunito il tavolo regionale, convocato dall’assessore veneto al Lavoro Elena Donazzan. Non si è però presentata all’incontro Tengram, realtà americana proprietaria dell’azienda Vicenza Manufactoring (ex Zanella): per Donazzan il faccia a faccia è stato comunque “positivo”, secondo l’assessore Tengram sarà presente al prossimo tavolo, già annunciato a febbraio.

Qui la nota regionale:

Dopo la convocazione un primo incontro ricognitivo oggi ( lunedì) l’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan ha convocato un secondo tavolo per l’azienda ex Zanella di Caldogno (Vicenza) che produce pantaloni di lusso, destinati soprattutto al mercato Usa. L’invito è stato rivolto alle parti sociali (erano presenti Cisl e Cgil, e le Rsu) e alle due aziende attualmente coinvolte: Vicenza Manufacturing, responsabile per la parte produttiva dello stabilimento e per i lavoratori, e la Tengram, proprietaria dello storico marchio. Tutte e due le aziende sono straniere: la prima è svizzera e la seconda statunitense ed entrambi i loro legali rappresentanti sono americani. Questo comporta notevoli difficoltà per garantire la presenza in Veneto nei diversi appuntamenti che si rendono necessari per affrontare la vertenza in atto.

“Considero il tavolo di oggi un passaggio fondamentale ma non definitivo – ha commentato l’assessore Donazzan – mancando un interlocutore determinante, ovvero l’azienda Tengram, proprietaria del marchio e committente per la produzione dei pantaloni. Considero comunque positivo l’incontro perché abbiamo avuto modo di approfondire con l’amministratore delegato di Vicenza Manufacturing, Kenneth Ragland, le condizioni che determinerebbero la chiusura dello stabilimento di Caldogno e il licenziamento di tutti i 94 lavoratori. Ho compreso che a determinare questa difficile situazione per lo stabilimento produttivo vicentino sarebbe la scelta dell’altra azienda, la Tengram, che ha acquistato un anno e mezzo fa il marchio Zanella, di spostare la produzione in sud Italia, precisamente a Salerno, giustificandola con il minor costo del capo prodotto”. Verrebbe così mantenuta la definizione di “made in Italy” che rappresenta un valore economico legato al bene prodotto e al suo nome. Zanella è presente in questi giorni al Salone Pitti Immagine Uomo, da sempre vetrina internazionale per la moda maschile di lusso.

Il tavolo si è concluso con l’impegno dell’assessore Donazzan a riconvocare le parti, con la presenza delle due aziende, tra la fine di gennaio e le prime settimane di febbraio. “Intendo cogliere in questo modo – ha sottolineato l’assessore – la disponibilità manifestata dalla Tengram in risposta alla convocazione odierna, giustificando l’assenza con il breve preavviso peraltro comprensibile per motivi logistici, a partecipare ad un prossimo incontro nel corso del quale mi auguro potremo affrontare con ragionevolezza il tema della differenza del costo del lavoro tra sud e nord Italia, visto che le leggi sono le stesse e i nostri lavoratori non temono confronti. E mi auguro anche di poter convincere la stessa azienda a confermare gli impegni assunti un anno e mezzo fa in occasione dell’acquisizione di Zanella e quindi di far restare la produzione a Caldogno nell’attuale stabilimento”.