Don Giorgio Balbo muore in canonica a 67 anni. Commozione a Noventa e Rosà

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Amaro risveglio ieri per le comunità di fedeli di Noventa Vicentina e Agugliaro, in preghiera per il loro parroco don Giorgio Balbo, trovato senza vita nella sua abitazione. Il sacerdote vicentino di 67 anni – compiuti lo scorso 17 luglio – sarebbe morto per cause naturali, a causa di un fisico già debilitato per le terapie oncologiche che aveva affrontato in passato a cui si era aggiunto il recente contagio al Covid a peggiorarne le condizioni di salute, come informa un servizio dell’emittente Tva Vicenza.

Don Giorgio è stato rinvenuto già cadavere nella sua camera da letto in canonica, morto nel sonno senza possibilità di chiedere aiuto. Solo poco più di una settimana fa un altro lutto aveva segnato il mese di luglio, con la perdita del decano dei prelati del paese, don Mario Rogolon, salutato dai fedeli a 88 anni di età.

Nato nel 1955 nel capoluogo berico, era cresciuto a Creazzo e da 7 anni aveva accettato il servizio dell’Unità Pastorale che racchiude le parrocchie di Saline e Agugliaro oltre a quella di Noventa nel Bassovicentino. La scomparsa del prete-filosofo prete suscita in questi giorni commozione profonda anche a Rosà, dove era stato a lungo e fino al 2015 (per 13 anni) e dove era stato insignito della cittadinanza onorario al suo arrivederci, e prima nel tempo a Marano e Schio da giovanissimo (quartiere Santissima Trinità) in Altovicentino.

Non potrà festeggiare purtroppo il traguardo del quarantennale dall’ordinazione sacerdotale tra pochi mesi, nel 2023. Raffinato teologo e filosofo per gli studi condotti, era una mente brillante che sapeva abbinare un modo di porsi alla gente affabile, alla portata di tutti, a una dimensione intellettuale riconosciuta nella catechesi. Nonostante i problemi di salute pregressi di don Giorgio, si è trattato di una notizia inattesa che ha sconvolto e rattristato centinaia di uomini e donne abituati a frequentare la chiesa e le attività della parrocchia. Sarebbe mancato nel corso della notte tra domenica e lunedì: a trovarlo senza vita è stato un infermiere che era passato ieri mattina presso la dimora del sacerdote per verificare che stesse bene, dopo alcuni giorni di assenza gli era stato consigliato di mettersi a riposo, complice il caldo torrido.

Messaggi sentiti sono giunti dai sindaci di Noventa e di Agugliaro che ne hanno ricordato la figura, e anche dagli Alpini a cui il 67enne era molto legato, indossando con fierezza il tipico copricapo, così come dagli amici che con lui hanno fatto parte della squadra di calcio dei sacerdoti in gioventù, un’altra sua passione quella per lo sport, il ciclismo in particolare. “Sono profondamente scosso e addolorato – scrive Mattia Veronese da Noventa – e mi stringo a tutta la comunità in questo momento di dolore. Lo ricordo come una persona schietta e concreta, Don Giorgio lascia un grande vuoto nelle nostre parrocchie e alle tante persone che hanno avuto la fortuna di incontrarlo lungo il suo cammino. Lo ringrazio per la sua attività pastorale e lo ricordo con affetto per la sua schiettezza e genuinità nei rapporti. Mancherà molto. Buon viaggio caro Don Giorgio”. “Una persona schietta e diretta – scrive Massimo Borghettini da Agugliaro -, sia dall’altare che nei rapporti umani. Grande misura nelle parole e fermezza nella fede. Mancherà a me personalmente e tutti i suoi fedeli.

Dalle Penne Nere di Rosà: “addolorati per la scomparsa, dell’Alpino Don Giorgio Balbo, il Gruppo Alpini “Lanzo” di Cusinati, vuole ricordare i bei momenti trascorsi e la fortuna di averti avuto come pastore nella nostra comunità”. La data delle esequie e il luogo sacro scelto per la cerimonia di commiato saranno comunicati nel corso della giornata, in attesa di confermare sabato mattina come ipotesi primaria.