Addio a Luigino Vascon, sanguigno deputato leghista della prima ora. E’ morto in casa per un incidente domestico

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Potrebbe essere stato un incidente domestico, causato probabilmente da un malore, ad aver provocato la morte di Luigino Vascon, ex deputato ed ex assessore provinciale in quota Lega.

65 anni, residente a Sossano, Vascon è stato trovato privo di vita ieri mattina dalla donna delle pulizie nella sua abitazione, ai piedi di una rampa di scale. Inutili i soccorsi. Politico sanguigno ed esuberante, con una forte attenzione al Veneto, all’agricoltura e alla caccia, fino all’ultimo è stato attento, anche comunicando attraverso i suoi canali social, alle vicende politiche nazionali.

Vascon era stato eletto la prima volta alla Camera dei Deputati con la Lega Nord nel 1996 e poi riconfermato nel 2001, rimanendo in carica fino al 2006. Nella sua veste di parlamentare è stato membro, per queste due legislature, della XIII Commissione agricoltura. Successivamente è stato poi per una decina d’anni assessore provinciale all’agricoltura, durante l’amministrazione Schneck.
“Ciao Luigino – è il saluto del presidente del Consiglio Regionale Roberto Ciambetti – con te se ne va un uomo innamorato del suo Veneto, un personaggio sanguigno, esuberante talvolta, messo a durissima prova dalla vita”.

Lo ricorda anche il presidente della Provincia di Vicenza Francesco Rucco. “Luigino Vascon è stato un politico passionale, un leghista doc profondamente legato alla sua terra, il vicentino, che ha rappresentato a Roma e di cui a Roma ha portato le esigenze e le richieste. Per dieci anni, da deputato, si è occupato di agricoltura, promuovendo le specificità dei prodotti e delle tradizioni vicentine. Un impegno che è poi proseguito in Provincia, come assessore all’agricoltura, dove si è speso molto per il recupero delle specie autoctone, come la mucca Burlina e la pecora di Foza,  la valorizzazione dell’azienda agricola provinciale La Decima di Montecchio Precalcino, dove ha attivato corsi di formazione per casari e malgari, e dell’istituto di genetica e sperimentazione agraria Strampelli di Lonigo, presidio delle varietà cerealicole vicentine e venete e punto di riferimento per gli agricoltori.Erano anni in cui la Provincia faceva scuola in tutta Italia quanto a tutela e recupero delle colture autoctone , a biodiversità, a formazione agroalimentare e di certo una buona parte del merito è di Vascon, della sua tenacia, della caparbietà con cui sosteneva le sue idee e le trasformava in realtà. La vita non gli ha fatto sconti, ha superato prove difficili con piglio deciso, con ironia e intelligenza. Le stesse qualità che hanno contraddistinto la sua carriera politica e che oggi voglio ricordare, come presidente della Provincia,  con riconoscenza per ciò che ha fatto per la sua e nostra terra”.
Vascon aveva collaborato anche con la redazione del quotidiano “La Padania“, producendo inchieste sul crack di Federconsorzi, grazie alla sua attività ispettiva di parlamentare.

Nella sua seconda vita, dopo la fine dell’attività politica e la morte prematura del figlio, si era dedicato all’attività di imprenditore agricolo: nel suo uliveto a Sossano produceva olio extra vergine di oliva. Grande appassionato di cucina e cercatore di tartufi con i suoi amati cani, era molto conosciuto anche nell’ambiente veneto del tango argentino, di cui era un grandissimo appassionato e un tenace praticante da circa sette anni. Dal carattere non sempre facile, metteva molta tenacia in quello in cui decideva di impegnarsi, atteggiamento che ha portato anche nel ballo e ora sono molti gli amici ballerini, insieme ai colleghi dell’ambiente politico, che lo stanno ricordando e salutando in queste ore sui social.
Luigino Vascon lascia una figlia a cui era legatissimo, Arianna, che è rientrata in queste ore dalla Germania dove lavora.