Accordo storico dell’Oms sulle pandemie nel mondo. Ma l’Italia si astiene

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È un accordo storico quello raggiunto dagli Stati membri dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che oggi (20 maggio) a Ginevra hanno trovato il primo Accordo pandemico al mondo. “La storica decisione della 78ª Assemblea Mondiale della Sanità – si legge in una nota diffusa – è il coronamento di oltre tre anni di intensi negoziati avviati dai governi in risposta agli impatti devastanti della pandemia di Covid-19, e guidati dall’obiettivo di rendere il mondo più sicuro e più equo nella risposta a future pandemie”. Tra gli astenuti, però, c’è l’Italia.

Il nostro Paese, dunque, tira dritto sulla questione. E con l’astensione “intende ribadire la propria posizione in merito alla necessità di riaffermare la sovranità degli Stati nell’ affrontare le questioni di salute pubblica. Apprezziamo che questo principio sia stato incluso nel testo dell’Accordo sulla pandemia”, spiega l’Italia nelle motivazioni al voto in Commissione, pubblicate sul sito della stessa organizzazione. L’Italia, si legge ancora, accoglie “con favore” che si sia specificato che l’Accordo non autorizzi l’Oms a imporre agli Stati di adottare misure specifiche, come vietare o accettare viaggiatori, imporre vaccinazioni o attuare lockdown.

Insomma, patti chiari e “amicizia” lunga. Con l’Italia che non le manda a dire rispetto alle proprie intenzione. In ogni caso, l’Accordo definisce i principi, gli approcci e gli strumenti per un migliore coordinamento internazionale in una vasta gamma di settori, al fine di rafforzare l’architettura sanitaria globale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. Ciò include l’accesso equo e tempestivo a vaccini, terapie e strumenti diagnostici, precisa l’Oms. “Il mondo è oggi più sicuro grazie alla leadership, alla collaborazione e all’impegno dei nostri Stati membri nell’adottare lo storico Accordo pandemico dell’Oms”, ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Oms.