Crisi climatica, al via a Sharm el-Sheikh la Conferenza Cop27

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A Sharm el-Sheik al via la Cop 27, il vertice sulla crisi climatica. Circa trentamila i partecipanti attesi nel Paese delle piramidi per discutere di surriscaldamento globale, emissioni nocive e delle modalità per far fronte ai cambiamenti climatici. Si tratta anche del primo impegno globale per Giorgia Meloni, che a metà mese presenzierà anche al G20 di Bali. La premier italiana partirà domani accompagnata dal ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto (FI). In Egitto, il governo ribadirà che l ‘Italia partecipa all’impegno comune di riduzione dei gas serra preso dalla Ue: taglio del 55% delle emissioni entro il 2030 e zero emissioni nette entro il 2050.

Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, presidente designato della Conferenza, ha fatto sapere che l’obiettivo dell’evento è passare dalla negoziazione e pianificazione alla realizzazione degli obiettivi posti nelle passate edizioni. Le questioni che verranno discusse, a detta del ministro, riguarderanno, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la mitigazione delle ripercussioni negative, i danni causati dal cambiamento climatico e i possibili finanziamenti.

Durante la Cop26 di Glasgow, i partecipanti si erano impegnati ad accelerare la riduzione di combustibili fossili e di emissioni di carbonio. Nel Glasgow Climate Act, i firmatari avevano stabilito di contenere l’aumento medio della temperatura terrestre entro 1,5 gradi rispetto ai livelli pre-industriali, a ridurre del 45% le emissioni di CO2 entro il 2030, ad approvare e adottare i meccanismi dell’accordo di Parigi e a raddoppiare le misure finanziarie a sostegno dell’adattamento climatico. I Paesi partecipanti si sono poi impegnati ad aggiornare i piani nazionali con obiettivi più ambiziosi.

L’Onu ha fatto sapere che finora solo 24 Paesi su 193 hanno presentato i loro piani alle Nazioni Unite. “I governi nazionali devono rafforzare ora i loro piani d’azione per il clima e attuarli nei prossimi otto anni”, ha messo in guardia Simon Stiell, segretario esecutivo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, durante un briefing con la stampa la scorsa settimana.