Clima: gli appelli di Bergoglio, Mattarella e Carlo d’Inghilterra. Al G20 accordo in salita

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Accordo sul clima in salita al G20 dal quale emergono solo impegni generici, come l’intenzione di mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2° e di implementare gli sforzi per mantenere la stessa a 1,5° , ma senza una data di riferimento specifica. Un netto passo indietro rispetto alla precedente bozza che stabilivi nel 2050 la data ultima al traguardo. Sembra dunque vincere la posizione di blocco totale della Cina che aveva escluso già prima dell’inizio del vertice di acconsentire alla data del 2050 per raggiungere emissioni zero.

Ieri alla cena di gala al Quirinale è arrivato anche l’appello di Mattarella. “L’Italia ha indicato per la sua Presidenza del G20 tre grandi assi: persone, pianeta, prosperità. Sono le persone e la loro vita a dover essere al centro delle nostre preoccupazioni”. Per il Presidente della Repubblica “sono temi prioritari come la lotta alla povertà e la riduzione del divario tra Nord e Sud del mondo per conseguire l’obiettivo di eliminarlo, la sicurezza dell’alimentazione e la sostenibilità dei sistemi alimentari, la salute e l’istruzione. Su tutto incombe la emergenza dei mutamenti climatici, sulla quale abbiamo cercato di mantenere alto il livello di ambizione per fornire risposte adeguate. Siamo inoltre consapevoli di come incida su questa fase l’esigenza di affrontare e risolvere questioni di grande rilievo quali la riforma del sistema del commercio internazionale e la transizione digitale”.

Mattarella: “debitori verso i giovani”. “Non dobbiamo consegnare a chi verrà dopo di noi un pianeta solcato da conflitti, le cui risorse siano state dilapidate, il cui ecosistema sia stato compromesso per l’egoismo di chi è stato incapace di coniugare la legittima aspirazione alla crescita economica e sociale con l’esigenza di tutelare ciò che non ci appartiene. Perché a nostra volta l’abbiamo ricevuto dalle precedenti generazioni. Tocca a noi l’impresa di imprimere una svolta decisiva per superare questi fardelli” ha detto il presidente della Repubblica che ha aggiunto: nel contrasto ai cambiamenti climatici bisogna “mantenere alto il livello di ambizione per fornire risposte adeguate. Il momento è questo. Gli occhi di miliardi di persone, di interi popoli, sono puntati su di noi e sui risultati che sapremo conseguire”.

E oggi proverà a smuovere le coscienze anche il principe Carlo d’Inghilterra che, parlerà al centro conferenze La Nuvola, su invito del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. Un segno di riconoscimento del lavoro pluridecennale del principe del Galles a sostegno delle attività di contrasto alla crescente crisi ambientale. Per il reale d’Inghilterra, un’azione urgente sul clima è “cruciale”, per questo i leader mondiali hanno una “responsabilità schiacciante verso le generazioni future. E’ impossibile non sentire le voci disperate dei giovani che vedono voi (i leader del G20) come gli amministratori del pianeta, tenendo il loro futuro nelle vostre mani”.

Anche Papa Francesco si è espresso sull’urgenza di intervenire sulla crisi climatica. “Il recente passato – ha detto Bergoglio – ci ha mostrato che sono soprattutto i nostri bambini ad aver capito la portata e l’enormità delle sfide che la società ha di fronte, specialmente la crisi climatica”, scrive, “dobbiamo seguire la loro guida”, “è tempo di agire insieme”. Il Papa ha quindi esortato a “seguire la guida” dei più piccoli nell’affrontare la sfida climatica. Nella prefazione al libro “Laudato sì”, Bergoglio ha poi spiegato come “le crisi” siano “anche finestre di opportunità per riconoscere e imparare dagli errori del passato, per cambiare le cattive abitudini. E’ tempo di agire insieme”.