Conflitto russo-ucraino, Zelensky apre alla ‘tregua’: “sotto l’ombrello della Nato”

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Foto: European Commission

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky apre all’ ipotesi di una tregua con la Russia, anche senza la restituzione immediata dei territori occupati da Mosca nel conflitto ma a condizione che l’Ucraina abbia la ‘protezione’ della Nato. “Se vogliamo porre fine alla fase calda della guerra, dobbiamo prendere sotto l’ombrello della Nato il territorio dell’Ucraina che abbiamo sotto il nostro controllo”, ha affermato il presidente. “Dobbiamo farlo in fretta”. Poi sui territori occupati, “l’Ucraina può riportarli indietro in modo diplomatico”, ha aggiunto Zelensky.

Mosca attacca tre centrali nucleari. I tre impianti in seguito ai recenti attacchi, hanno ridotto la produzione di elettricità come misura precauzionale. “Per la seconda volta in meno di due settimane, le centrali nucleari di Khmelnytskyi, Rivne e dell’Ucraina meridionale hanno abbassato i loro livelli di potenza come misura precauzionale durante le diffuse attività militari nel paese, mentre gli allarmi antiaerei risuonavano nei tre siti”, ha affermato Mariano Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.

Morto sul campo Myroslav Herasymovych. Secondo il Kyiv Independent, il poeta, scrittore e sceneggiatore ucraino Herasymovych, è stato ucciso mentre combatteva al fronte ad Avdiivka, nell’oblast di Donetsk. A dare la notizia il fratello con un post su Facebook del 25 novembre scorso. “Nella battaglia con la Russia – si legge nel post di Taras Kulyk Herasymovych – mio fratello Myroslav ha dato la vita nella città di Avdiivka”. Herasymovych era nato a Lutsk il 29 novembre 1967 ed è morto pochi giorni prima del suo 57° compleanno. Secondo l’associazione degli scrittori PEN Ucraina, dal 2022 sono stati uccisi oltre 100 artisti ucraini.

Sempre più stretta l’alleanza tra Russia e Corea del Nord. Visita ufficiale del ministro della Difesa russo Andrei Belousov a Pyongyang. Mosca e Pyongyang stanno espandendo le loro relazioni “in tutti i settori, compresa la collaborazione militare”, ha dichiarato il ministro. Nell’incontro di ieri il leader nordcoreano Kim Jong-un ha confermato il pieno sostegno alla guerra di Mosca contro l’Ucraina e ha condannato gli Usa e l’Occidente per aver permesso a Kiev di utilizzare missili a lungo raggio per attacchi contro la Russia, paragonando la decisione ad un intervento militare “diretto”. Kim, ha quindi definito “esercizio del diritto all’autodifesa per la Russia” quello “di intraprendere azioni risolute per far pagare il prezzo alle forze ostili”, secondo quanto reso noto dall’agenzia statale Kcna.