Crisi Usa-NordCorea. Ministro difesa Mattis smorza i toni. “In atto sforzi diplomatici”

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Non sembra placarsi il botta e risposta tra i due presidenti degli Stati Uniti e Corea del Nord. A quattro giorni dalla data fissata dal presidente nordcoreano Kim-Jong Un per l’azione militare dimostrativa nei confronti della base americana di Guam il tema rimane molto teso. A stemperare i toni sono giunte le parole del ministro della difesa James Mattis che ha dichiarato che si stanno facendo sforzi diplomatici per evitare conflitti con Pyongyang.

Mattis ha avvertito che una guerra con la Corea del Nord sarebbe “catastrofica” e ha detto che il lavoro diplomatico sta ottenendo risultati. Parlando a un evento in California, Mattis ha detto che la sua responsabilità è quella di rendere possibile l’opzione militare “qualora ve ne fosse bisogno”, ma ha avvertito che gli sforzi attuali degli Stati uniti sono ora concentrati sulla diplomazia.

“La tragedia della guerra – ha continuato – è ben conosciuta e non ha bisogno di ulteriori specificazioni, se non che sarebbe catastrofica”. Le parole di Mattis sono state pronunciate poche ore dopo che il presidente Donald Trump ha dichiarato che la Corea del Nord dovrebbe essere “molto, molto nervosa” se pensasse di attaccare l’America e ha confermato che su Pyongyang ci sarebbe una pioggia di “fuoco e ira” se continuasse a minacciare gli Usa.

A seguito delle parole di Trump era avvenuta a stretto giro la replica tramite l’agenzia ufficiale di Pyongyang, Kcna, che aveva ulteriormente alzato il tono della tensione con una minaccia: “cancelleremo dalla faccia della terra senza alcuna pietà i provocatori (Trump, ndr) che fanno tentativi disperati di soffocare il Paese socialista” aggiungendo che “gli Usa soffriranno una vergognosa sconfitta e un destino tragico e definitivo se persisteranno nelle loro avventure militari, sanzioni e pressioni” contro il regime di Kim Jong-un.