E’ il giorno di Xi Jinping a Mosca: “nessun Paese può dettare l’ordine mondiale”

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E’ il giorno di Xi Jinping a Mosca. Il viaggio del leader della Cina, ospite di Vladimir Putin fino a mercoledì, è stato definito da Pechino come una “visita per la pace”. Secondo la versione ufficiale durante la sua permanenza a Mosca, Xi proverà a trovare una soluzione al conflitto in Ucraina che dura ormai da oltre un anno.

Le prime dichiarazioni di Xi Jinping. I primi commenti sulla visita in Cina del leader cinese sono stati affidati al quotidiano russo Rossiyskaya Gazeta: “Nessun paese nell’arena globale ha il diritto di avere l’ultima parola nel determinare l’ordine mondiale esistente”, afferma Xi. “La comunità internazionale ha riconosciuto che nessun paese è superiore agli altri, nessun modello di governo è universale e nessun singolo paese dovrebbe dettare l’ordine internazionale”.

Una pace difficile, ma possibile. “La risoluzione del conflitto – secondo Xi, sarà possibile se le parti seguiranno le linee guida del concetto di sicurezza collettiva”. La proposta della Cina su come risolvere la crisi ucraina “riflette visioni globali” e cerca di arrivare a una sintesi, ma riconosce che “le soluzioni non sono facili”. Il documento in 12 punti diffuso a febbraio, rappresenta “per quanto possibile l’unità delle opinioni della comunità mondiale”.

Putin, che accoglie con tutti gli onori un alleato ormai indispensabile, vede con favore la volontà della Cina di svolgere un “ruolo costruttivo” nella soluzione del conflitto. Il n.1 del Cremlino ha detto di nutrire “grandi speranze” in merito alla visita del presidente Xi Jinping a Mosca, la prima da quando è stata lanciata la sua “operazione militare speciale” e da quando pochi giorni fa la Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato d’arresto internazionale contro Putin.

Russia e Cina combattono “minacce comuni”. Queste le dichiarazioni di Putin al “Quotidiano del Popolo”, sottolineando che le relazioni tra i due Paesi sono al “livello più alto della loro storia”. Per l’uomo forte del Cremlini la missione del suo omologo cinese è un “evento storico” che “riafferma la natura speciale del partenariato Russia-Cina. Abbiamo raggiunto un livello di fiducia senza precedenti nel nostro dialogo politico, la nostra cooperazione strategica è diventata di natura veramente globale ed è alle porte di una nuova era”.

I timori di Kiev. Secondo fonti ucraine la Russia progetta di impadronirsi di nuovi territori per creare zone cuscinetto e proteggere così le aree occupate dalle forze di Mosca. Allo stesso tempo secondo Sergiy Naev, comandante delle forze congiunte armate ucraine, ”il nemico continua a condurre operazioni offensive in direzioni separate con l’obiettivo di catturare completamente le regioni di Donetsk e Lugansk. Allo stesso tempo, in altri territori temporaneamente occupati, in particolare nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia, sta rafforzando le linee di difesa e costruendo il raggruppamento a spese dei cittadini mobilitati”.