Elezioni in Finlandia: la sinistra vince per un soffio sui populisti

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È stata una domenica di suspence in Finlandia, con un testa a testa fino all’ultimo respiro, tra i socialdemocratici, Sdp membri del partito socialista europeo e guidati da Antti Rinne, e i sovranisti i “Veri finlandesi” con loro leader Jussi Alla-Aho.

I socialdemocratici alla fine hanno vinto di misura le elezioni parlamentari con il 17,7% dei voti contro il 17,5% dei populisti. Lo indicano i risultati finali diffusi dai media locali. Uno 0,2% che renderà molto difficoltoso, per i vincitori, la formazione del governo. Il partito di Antti Rinne torna primo partito del paese per la prima volta dopo vent’anni.

“Gli amici populisti del Partito dei Finlandesi diventano secondo partito in Finlandia!!! Il 26 maggio, insieme alla Lega, finalmente si cambia l’Europa”.

Questo, intanto, è il commento del vicepremier Matteo Salvini sui social, che guarda con ottimismo i  risultati delle elezioni in Finlandia. La politica anti-stranieri dei ‘Veri Finlandesi’ si è declinata in ambito europeo con l’adesione al progetto del leader leghista italiano di costituire un’alleanza sovranista, battezzata nei giorni scorsi con un evento a Milano.

Per tentare di formare un governo Antti Rinne non avrà i numeri per un blocco omogeneo e dovrà cercare parecchi compromessi.

I Veri finlandesi, invece, sono forti soprattutto nelle campagne dove la politica ambientalista è considerata eccessiva. Hanno posizioni fortemente euroscettiche e xenofobe. In Finlandia i migranti, il 6,6% di una popolazione residente totale di 5,5 milioni, sono il numero piú basso nella Ue.