Francia, Macron nomina Lecornu nuovo premier

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Il presidente francese Emmanuel Macron ha scelto Sebastien Lecornu come nuovo premier. Il 39enne, ministro della Difesa e fedelissimo del leader dell’Eliseo, succede a Francois Bayrou, sfiduciato dal Parlamento.

Secondo un comunicato diffuso dall’Eliseo il mandato esplorativo è stato assegnato “in vista dell’adozione di una finanziaria per la Nazione e della costruzione di accordi indispensabili alle decisioni dei prossimi mesi”. Mercoledì alle 12 il passaggio di consegne tra Bayrou e Lecornu. La cerimonia si svolgerà a Palazzo Matignon, storica sede del primo ministro a Parigi, equivalente di Palazzo Chigi.

Sebastien Lecornu ha ringraziato il presidente Emmanuel Macron per avergli assegnato il mandato di esplorare la costituzione di un nuovo governo. Su X ha scritto: “Il Presidente della Repubblica mi ha affidato il compito di costruire un governo con una direzione chiara: la difesa della nostra indipendenza e della nostra forza, il servizio ai francesi e la stabilità politica e istituzionale per l’unità del Paese. Desidero ringraziarlo per la fiducia che mi ha accordato nominandomi primo ministro. Rendo omaggio a François Bayrou per il coraggio di aver difeso le sue convinzioni fino in fondo”.

In merito alla decisione di Macron di nominare Sebastien Lecornu nuovo premier francese dopo le dimissioni di Francois Bayrou in seguito al voto di sfiducia di ieri, su X Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, lascia il suo commento: Emmanuel Macron “sta sparando le ultime cartucce di ‘macronismo’, rintanato nella sua ristretta cerchia di fedelissimi. Dopo le inevitabili future elezioni legislative, il Primo Ministro si chiamerà Jordan Bardella”.

Sempre su X il Partito Socialista francese scrive: “Emmanuel Macron si ostina a seguire un percorso a cui nessun socialista intende partecipare. Un percorso che ha portato al fallimento e al disordine, e che aggrava la crisi, la sfiducia e l’instabilità”. “Macron – prosegue la nota – sta correndo il rischio di creare una legittima rabbia sociale e lo stallo istituzionale nel Paese. Senza giustizia sociale, fiscale ed ecologica, senza misure per migliorare il potere d’acquisto, le stesse cause produrranno gli stessi effetti”.

Il leader della France Insoumise (Lfi), Jean-Luc Mélenchon, denuncia ”una triste commedia” e torna ad invocare le dimissioni del presidente, Emmanuel Macron.