Per il dopo Merkel c’è Armin Laschet, nel segno della continuità nella Cdu

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Per il dopo Merkel c’è Armin Laschet. E’ lui il nuovo leader della Cdu. Con 1.001 delegati, il Congresso del partito cristiano-democratico lo ha eletto presidente con 521 voti contro i 466 ottenuti da Friedrich Merz. Quattro gli astenuti. Laschet, governatore del Nord-Reno Vestfalia, sostituisce Annegret Kramp-Karrenbauer, dimissionaria da quasi un anno.

Con il risultato di oggi si afferma la linea della continuità con Angela Merkel, in un partito a lungo combattuto sulla necessità o meno di spostarsi più a destra, al seguito di Merz.

La scelta del candidato alla cancelleria verrà presa in primavera. “Farò di tutto perché l’Unione Cdu/Csu decida quale sia la prossima cancelliera”, ha detto il nuovo presidente del partito cristiano-democratico, ringraziando i 1.001 delegati subito dopo la sua elezione.

Nel suo discorso Laschet ha ringraziato per “la fiducia che mi è stata accordata e sono consapevole della responsabilità “ed ha poi ringraziato gli altri due candidati, Merz e Norbert Roettgen, per aver condotto “una competizione corretta”.

“La Cdu non è un one man show“, ha aggiunto Laschet, sottolineando che, se oggi molti credono prima in Angela Merkel e poi nel partito, va recuperata adesso la fiducia nella Cdu. Chiaro il riferimento alla prospettiva di ritrovarsi a breve senza una leader così forte e acclamata come la cancelliera alla guida della Germania dal 2005.

Poi la riflessione su quanto accaduto al parlamento Usa: “Non consegneremo la Germania al terrore di destra. Non solo il coronavirus, il lockdown, i virus mutati: come tutto questo non fosse già strano, ora ci sono anche le immagini da Capitol Hill a Washington. Per noi l’America era sinonimo di democrazia: ebbene, in politica è la fiducia a portarci avanti, ed è quella che in America è stata distrutta da Donald Trump”.

A detta di Laschet, “la fiducia è stata distrutta in America, dove un presidente ha polarizzato, seminando sfiducia e divisione. Questo è il veleno che ha inserito nell’anima americana, e vediamo fin dove ha portato: a finestre rotte e uomini con le corna nel cuore della democrazia”.

Infine l’allerta di Laschet: “Crediamo che da noi non possa succedere”, ha incalzato il governatore. “Ebbene, Walter Lübcke è stato assassinato per le sue idee. Era presidente del distretto di Kassel, un politico appassionato. Ma noi non lasceremo distruggere il nostro Paese dai terroristi di destra. E’ fin troppo facile, diffondere il veleno, anche per via digitale: dobbiamo essere in grado in integrare, tenere insieme la società. È un duro lavoro, bisogna saper ascoltare trattare e anche chi non si ama, cercando alla fine i compromessi e le soluzioni che le persone si attendono da noi”.