Summit virtuale sulla democrazia: gli Usa non invitano Cina, Russia, Egitto e Turchia

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La Cina ancora grande esclusa dagli Usa. Al summit virtuale sulla democrazia, fortemente voluto dal presidente Usa Joe Biden, figurano gli alleati europei, l’Iraq e l’India, ma non la Cina, su cui pendono ancora le pesanti accuse di violazione dei diritti umani nella regione dello Xinjang, in Tibet e ad Hong Kong. Scure che ha colpito anche Russia, Egitto e Turchia, che non possono effettivamente fregiarsi di grandi risultati in campo democratico.

C’è invece Taiwan, ennesimo smacco alla politica vessatoria di ‘una sola Cina’ portata avanti a tutti i costi da Pechino. “Attraverso questo vertice, Taiwan può condividere la sua storia di successo democratico”, ha detto il portavoce del presidente Xavier Chang parlando con i giornalisti.

L’elenco pubblicato dal Dipartimento di Stato mostra però, che non tutti i partecipanti possono vantare lo stesso bagaglio democratico e che forse gli inviti non sono stati così ‘selezionati’. All’incontro prendono infatti parte anche Paesi come Filippine, India e Polonia, dove secondo molti attivisti la democrazia è in pericolo. In Ue l’unico Stato assente sarà l’Ungheria e forse non è neanche il caso di chiedersi il perché.

Il raduno che si svolge in streaming, è un evento che il presidente Biden aveva promesso di organizzare durante la presidenza l’anno scorso, con l’obiettivo di radunare Paesi che hanno la stessa volontà di combattere la corruzione e l’autoritarismo e di promuovere i diritti umani.

Sul fronte asiatico, sono stati invitati alcuni alleati strategici degli Stati Uniti come il Giappone e la Corea del Sud, mentre sono stati esclusi altri Stati come Thailandia e Vietnam.

Gli ex Stati sovietici che parteciperanno saranno invece: Armenia, Estonia, Georgia, Lettonia, Lituania, Moldavia e Ucraina. Esclusi Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan.

Per il continente africano ci saranno: Zambia, Senegal, Angola, Nigeria, Malaui, Repubblica Democratica del Congo e Sudafrica. Parteciperanno anche Canada, Messico, Colombia, Perù, Cile, Ecuador e Brasile.

Nell’annuncio di agosto la Casa Bianca ha auspicato che dal summit possano scaturire “impegni e iniziative su tre temi principali: difesa dall’autoritarismo, lotta alla corruzione e promozione dei diritti umani”.