Trump: la Camera Usa inguaia il tycoon e approva l’impeachment

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Con 230 voti a favore e 197 contro, la Camera americana ha approvato il primo dei due articoli dell’impeachment, l’abuso di potere, mettendo formalmente Donald Trump in stato d’accusa per l’Ucrainagate. Solo due dem hanno votato contro, mentre uno non ha votato. Dei repubblicani 195 hanno detto no e due non hanno votato.

Il tycoon è il terzo presidente Usa a finire a giudizio, dopo Andrew Johnson nel 1868 e Bill Clinton nel 1998 (Nixon si dimise prima del voto) – quando in America sono ormai passate otto e mezza di sera: al termine di una lunghissima giornata politica durata più di 12 ore.

Il dem Jared Golden del Maine già da lunedì aveva annunciato la volontà di votare a favore dell’articolo che incrimina Trump per abuso di potere: ovvero aver pressato il leader ucraino Volodymyr Zelensky affinché aprisse un’inchiesta sui Joe Biden, in cambio di 391 milioni di dollari in aiuti militari già varati. Ma di non essere convinto dal secondo capo d’accusa, quello di ostruzione al Congresso: per cui il Presidente avrebbe intralciato l’inchiesta. E dunque avrebbe votato contro.

La Camera Usa ha poi approvato anche il secondo articolo dell’impeachment
contro il presidente Donald Trump, l’ostruzione del Congresso.

A gennaio è previsto il processo al Senato, dove i repubblicani però hanno la maggioranza. “La Camera sta cercando di annullare il voto di milioni di americani e il risultato elettorale con l’impeachment”, ha affermato Donald Trump nel corso di un comizio a Battle Creek, in Michigan.

“I democratici stanno mostrando il loro disdegno per gli elettori. L’impeachment per loro è un suicidio politico. Ma è dal primo giorno che stanno cercando di mettermi sotto accusa”, ha proseguito Trump. “Dopo tre anni di caccia alle streghe, bufale, vergogne, truffe, i democratici stasera stanno cercando di annullare il voto di decine di milioni di patrioti americani” dice ancora l’inquilino della Casa Bianca, precisando che sui democratici c’è ora un marchio della vergogna.

Trump confida comunque di essere assolto al Senato: “Il presidente è fiducioso che il Senato ripristinerà l’ordine, la correttezza e il il giusto processo, tutte cose ignorate nel procedimento alla Camera”. Lo afferma la Casa Bianca in una nota.

Implacabile Bloomberg: approvando l’impeachment contro Trump, la Camera dei Rappresentanti Usa “ha fatto il suo dovere costituzionale. Sfortunatamente sembra sempre più evidente che il Senato repubblicano non lo farà. Questa questione non sarà risolta fino al prossimo novembre dal popolo americano”. Così Michael Bloomberg, candidato alla presidenza con i democratici, commentando la messa in stato di accusa di Trump e anticipando l’assoluzione da parte del Senato controllato dal Grand Old Party.