Trump lascia il G7 in Canada: torna a Washington per seguire lo scontro Israele-Iran


Donald Trump non sarà tra i protagonisti della seconda giornata del G7 cominciato ieri (lunedì 16 giugno) in Canada. È la decisione presa dal presidente americano che farà ritorno a Washington per “occuparsi di questioni molto importanti”. Tradotto: lo scontro tra Israele e Iran. Il tycoon ha ordinato al suo staff per la sicurezza nazionale di riunirsi nella Situation Room, ordinando in parallelo a membri del suo team di tentare un incontro il prima possibile con funzionari di Teheran per capire se l’Iran vuole veramente una soluzione diplomatica.
Prima di lasciare Kananaskis però Trump potrebbe aver avuto un incontro con Giorgia Meloni. Di certo c’è che salta il bilaterale con il presidente ucraino Volodimir Zelensky, atteso in Canada per partecipare al vertice. Poco prima dell’annuncio della Casa Bianca sul cambio di programma, il tycoon sui social aveva affermato che “tutti dovrebbero evacuare immediatamente Teheran!”. Una partenza anticipata che, comunque, il presidente francese Emmanuel Macron ha definito positiva, visto l’obiettivo di ottenere un cessate il fuoco in Medio Oriente.
La crisi Iran-Israele è stata anche al centro dei bilaterali della premier Meloni col cancelliere tedesco Friedrich Merz e il primo ministro britannico Keir Starmer. È stata condivisa l’importanza di riaprire il negoziato con Teheran e al tempo stesso che l’Iran non può dotarsi dell’atomica. Con Merz e Starmer si è parlato anche della Nato e del percorso che porterà al 3,5%, con una coincidenza di vedute sull’obiettivo di fissare il termine al 2035 e non 2032, prevedere una progressione di spese e una possibile revisione.