Ucraina, Metsola: “L’integrità territoriale non è negoziabile”. Londra non parteciperà a una guerra

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La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha ribadito che “L’integrità territoriale dell’Ucraina non è negoziabile per noi” e lo ha fatto intervenendo a Che Tempo che Fa su Rai 3. “L’Ue – ha ribadito Metsola – deve essere unita a tutti i livelli. Quando parliamo e decidiamo su cosa facciamo, altrimenti qualcun altro decide per noi. Terza cosa, dobbiamo essere forti e fermi” se si creassero situazioni che chiedono di “rispondere con molta forza.

Intanto le truppe militari canadesi che si trovano in Ucraina, sono state spostate nell’ovest del Paese in seguito ai crescenti timori di un’invasione da parte della Russia ed è stato deciso il ritiro temporaneo del personale non essenziale della sua ambasciata a Kiev. L’annuncio arriva dal ministro della Difesa Anita Anand: “le nostre truppe sono state spostate verso l’ovest del fiume Dnieper, mentre continuiamo a prendere tutte le misure di precauzione necessarie per assicurare la loro sicurezza”.

Ritirata invece della Gran Bretagna che pur avallando la “reale minaccia” di invasione ha chiarito che è “molto improbabile” che i soldati britannici vengano schierati per combattere in qualsiasi conflitto. Lo ha confermato il ministro degli Esteri del Regno Unito, Liz Truss, precisando che la Gran Bretagna sta inviando armi in Ucraina e sta “rafforzando” il suo sistema sanzionatorio in modo che gli oligarchi vicini al Cremlino non abbiano “un posto dove nascondersi”.

Inoltre secondo il Times, la Gran Bretagna starebbe preparando un progetto di legge che oltre al congelamento degli asset degli oligarchi russi più vicini al Cremlino, prevederebbe la revoca dei visti emessi a favore dei dirigenti delle aziende russe nel mirino.

L’appello di Kiev. A lanciarlo è stato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, attraverso un messaggio su Twitter: “La Russia deve continuare con l’impegno diplomatico e ritirare le forze militari che ha accumulato lungo i confini dell’Ucraina e nei territori temporaneamente occupati”.