Usa, la Corte suprema limita il diritto di asilo

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

La Corte Suprema ha dato ragione all’Amministrazione Trump, dando il via libera alle nuove regole sulle richieste d’asilo, che erano state bloccate dai tribunali della California. In un tweet, il presidente Donald Trump ha definito la decisione “una grande vittoria”. Le nuove regole si rivolgono in particolare ai migranti dell’America Centrale che arrivano al confine meridionale degli Usa col Messico.

Il provvedimento vieta a gran parte degli immigrati centroamericani di chiedere asilo in Usa se durante il loro viaggio hanno attraversato Paesi terzi sicuri dove potevano avanzare la stessa istanza.

Solo i migranti a cui è stato negato asilo in un terzo Paese o che sono vittime di “grave” traffico di esseri umani possono richiedere asilo negli Stati Uniti. In seno ai nove membri della Corte suprema Usa, composta da 6 uomini e 3 donne, solo le due giudici liberali, Ruth Bader Ginsburg e Sonia Sotomayor, hanno dissentito rispetto alla legittimità delle restrizioni sulle richieste d’asilo.

“Ancora una volta il potere esecutivo ha promulgato una regola che cerca di sovvertire le pratiche di lunga data relative ai rifugiati che cercano protezione rispetto alle persecuzioni”, ha scritto Sotomayor.  Trump invece esulta:  “Grande vittoria alla corte suprema degli Stati Uniti per la frontiera sulla questione dell’asilo”.
Questa sentenza “contribuirà grandemente a continuare sui progressi ottenuti nell’affrontare la crisi alla frontiera meridionale e renderà le comunità americane più sicure”, ha commentato in una nota il vice portavoce Hogan Gidley.

Tuttavia, non si tratta della decisione definitiva sulla questione, dal momento che sono in corso battaglie legali e ricorsi presso altre corti federali.