Usa. Trump bocciato su Obamacare e primarie in Alabama

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Per Trump non è decisamente un periodo positivo. Se sul fronte estero continua il botta e risposta con la Corea del Nord, all’interno del proprio paese non se la passa meglio. I senatori del partito del presidente americano non voteranno infatti la proposta di legge Graham-Cassidy per l’abolizione dell’Obamacare. La riforma sulla sanità voluta dall’ex presidente americano dunque rimane, nonostante la sua abolizione fosse tra i principali punti del programma di Trump.

E’ stato il leader della maggioranza repubblicana al Senato Usa, Mitch McConnell, a ufficializzare la propria “rinuncia” all’ennesimo tentativo di approvare una proposta di legge per la revoca e la sostituzione di Obamacare, cancellando la votazione di un nuovo testo prevista per questa settimana, dopo la conferma che il Grand Old Party non dispone dei voti necessari per approvarlo. Tre senatori repubblicani hanno infatti annunciato che avrebbero votato contro, affossando così definitivamente la proposta visto che il Gop poteva permettersi soltanto due defezioni.

Donald Trump, furioso per la rinuncia, lancia un ultimatum ai repubblicani: “Se fallirete nell’abolire l’Obamacare lavorerò per un compromesso con i democratici“. Un compromesso che ultimamente il presidente americano ha già cercato sulla delicata questione dei Dreamer spiazzando il partito nelle cui file è stato eletto.

L’altra batosta per il tycoon riguarda le primarie in Alabama. Nel ballottaggio nello stato alle primarie del partito valide per un seggio in Senato, Roy Moore, il candidato populista, ultraconservatore ed evangelico, ha sconfitto il senatore Luther Strange, per il quale avevano fatto campagna elettorale il presidente americano e i vertici del Grand Old Party. Il prossimo 12 dicembre Moore se la dovrà vedere con il democratico Doug Jones, ex procuratore dell’Alabama, per la conquista del seggio in Senato lasciato libero da Jeff Sessions, entrato nel governo Trump con la carica di ministro della giustizia.