80° anniversario del Manifesto di Ventotene, Mattarella: “Un’unione Europea assente”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

In occasione dell’80° anniversario del Manifesto di Ventotene il presidente della Repubblica punta il dito contro un’Unione Europea “assente”: “In questi giorni una cosa appare sconcertante nelle voci dei politici europei ed è la grande solidarietà nei confronti dei diritti degli afghani che rimangono là. Questo non è all’altezza dei valori dell’Unione.  Serve un dialogo collaborativo con altre parti del mondo per governare insieme questo fenomeno della migrazione perché solo una politica di gestione comune dell’immigrazione può evitarci di essere travolti da un fenomeno incontrollabile”.

Il Manifesto di Ventotene è oggi considerato uno dei testi fondanti dell’Unione europea
: è un documento per la promozione dell’unità europea scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi nel 1941 durante il periodo di confino presso l’isola di Ventotene, nel mar Tirreno, e aveva come titolo originale “Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto”.

“Ogni grande cambiamento è preceduto da vigilie e periodi di resistenza ed è quello che avvenne qui allora a Ventotene. Il fascismo aveva mandato qui diverse persone per costringerle a non pensare e impedire che seminassero pericolose idee di libertà. Mandò al confino Spinelli e recluse Terracini e Pertini in carcere” ha così sottolineato Mattarella, dialogando con gli studenti. “Il contesto in cui nacque il manifesto era questo: vigiliate a difesa della democrazia contro le derive che mettono in pericolo la libertà. Sono insegnamenti senza tempo che erano espressi con grande fede nella libertà, la fiducia nel corso della storia e queste sono lezioni senza scadenze temporali”.

“Per l’Unione Europa è indispensabile avere strumenti di politica estera e difesa comune, sono fermamente convinto del rapporto transatlantico, della Nato, è il pilastro fondamentale per l’Ue ma proprio quello chiede che l’Europa oggi abbia maggiore presenza in politica estera e difesa perché lo squilibrio è troppo alto. E’ importante anche per gli Usa. Occorre quindi che l’Unione si doti sollecitamente di strumenti efficaci reali, concreti di politica estera e difesa”.

“Sulla politica migratoria so bene che molti paesi sono frenati da preoccupazioni elettorali contingenti, ma così si finisce per affidare la gestione delle migrazioni agli scafisti e ai trafficanti degli esseri umani“, ha aggiunto Mattarella, secondo il quale non si può rinunciare alla responsabilità di spiegare alle pubbliche opinioni che non è ignorando il fenomeno che lo si governa.