A due mesi dal voto cambiano scenari ed alleanze. Apertura di Fedriga

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Due mesi esatti al voto del 25 settembre. Continua la campagna elettorale a colpi di dichiarazioni ed alleanze, e anche di ‘no, grazie’ non richiesti, ma palesati.

Come quello di Carlo Calenda alla presentazione della sua coalizione, Azione, risponde “Non so di chi lei stia parlando” quando gli viene chiesto se la presenza di Luigi Di Maio possa essere un problema in una eventuale alleanza alle prossime elezioni. Pronta la risposta del Ministro degli Esteri che dichiara: “Le coalizioni si presentano fra il 12 e il 14 agosto, nelle prossime settimane ci sarà un dibattito. Le coalizioni sono fondamentali per stare uniti contro gli estremismi. Essere uniti, fra coloro che hanno provato a salvare il governo di unità nazionale, è un valore. Ci lavoreremo, poi gli italiani decideranno”. Calenda aggiunge, sul Partito Democratico: “Ad Enrico Letta gli vogliamo bene, è una persona seria e siamo disponibili a discutere con tutti sulle cose da fare”.

A proposito di Partito Democratico, Nicola Zingaretti si dice a disposizione del partito per un’eventuale candidatura e delle eventuali dimissioni dalla presidenza della Regione Lazio: “Credo che anche per il rispetto della legge questo problema ce lo porremo dopo l’eventuale elezione al Parlamento, se sarò candidato: sia perché lo prevede la legge in caso di incompatibilità, sia per non scaricare sul governo regionale e sui cittadini del Lazio fibrillazioni e crisi che non dipendono da noi, ma dal quadro politico nazionale”.

Importante apertura arriva da Massimiliano Fedriga. Il Presidente del Friuli Venezia Giulia vede possibili alleanze destra-sinistra e dichiara: “Dobbiamo presentare un programma di governo credibile, lo stiamo scrivendo. Il dibattito penso che debba essere anche sull’approvvigionamento energetico, sulla siccità e come affrontarla, sui rapporti internazionali, sulla questione lavoro, sono cose fondamentali per il Paese. E penso che su alcuni temi di interesse generale per il Paese si possano trovare anche condivisioni tra destra e sinistra”.