Acque agitate per il governo giallorosso, tra lo scisma di Renzi e le parole al veleno di Di Battista

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Acque agitate nel panorama politico italiano, il neo governo giallorosso fa già acqua a partire dallo scisma di Renzi, passando per le parole al veleno del pentastellato Alessandro Di Battista che, avverte i suoi: “Non fidatevi del Pd”.

Il premier Giuseppe Conte però lo bacchetta: “Io mi fido, perché è una forza che responsabilmente ha deciso di sostenere questo governo”. Il presidente del Consiglio dal palco della festa di Articolo 1 torna anche sulla decisione di Matteo Renzi : “Mi ha sorpreso, lo avessi saputo prima, avrei preteso di parlare direttamente col nuovo gruppo”. Il nuovo soggetto renziano, sarà la ‘quarta gamba’ dell’esecutivo, dal momento che lo stesso Renzi ha telefonato personalmente a Giuseppe Conte per garantire che il suo sostegno al governo continuerà.

I partiti personali “funzionano solo la prima volta, ripeterli crea problemi”. La stoccata di Romano Prodi, a commento della scissione di Renzi dal Pd. Una scelta “prevedibile ma ugualmente inspiegabile nei tempi”, ma secondo secondo Prodi, comunque, l’uscita non influirà sul governo perché in questo caso la frattura “sarebbe palese e quindi la pagherebbe più di prima”.

Matteo Renzi non solo non si può considerare “figlio” politico di Silvio Berlusconi, ma “il suo percorso di vita è all’antitesi del mio”. E soprattutto è “il principale artefice della nascita del governo più a sinistra della storia repubblicana”. Il leader di Forza Italia è quindi convinto che l’ex premier non riuscirà a strappare al centrodestra “il voto degli elettori moderati e liberali”.

Intanto l’avvocato toscano Alberto Bianchi, ex presidente della Fondazione Open, che era nata per sostenere le iniziative di Matteo Renzi tra cui la Leopolda, è indagato dalla procura di Firenze nell’ambito di un’inchiesta che ipotizza il reato di traffico di influenze illecite. La Gdf ha anche eseguito una perquisizione nello studio del legale, acquisendo materiale informatico e diversi faldoni di documenti. L’indagine è coordinata dal pm Luca Turco.

Oggi sulla piattaforma Rousseau del M5s (dalle 10 alle 19), gli iscritti e residenti in Umbria  sono chiamati ad esprimersi sul patto civico con il Pd per le regionali. Ogni iscritto avrà a disposizione fino a 2 preferenze su base regionale.