Caso Almasri, Meloni non c’entra. I giudici archiviano la sua posizione. Lei: “Tesi assurda”

Progetto senza titolo - 1

Giorgia Meloni non ha avuto un ruolo attivo nel caso Almasri. Lo hanno deciso i giudici del tribunale dei ministri che hanno archiviato la posizione della presidente del Consiglio, mentre restano indagati per la vicenda il sottosegretario Alfredo Mantovano, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e quello della Giustizia Carlo Nordio. Una decisione che ha mandato su tutte le furie Meloni, la quale ha affidato ai social la sua indignazione.

Secondo il tribunale dei ministri, dunque, la premier non ha avuto un ruolo significativo nella vicenda. “Oggi mi è stato notificato il provvedimento dal Tribunale dei ministri per il caso Almasri: dopo oltre sei mesi dal suo avvio, rispetto ai tre mesi previsti dalla legge, e dopo ingiustificabili fughe di notizie. I giudici hanno archiviato la mia sola posizione, mentre dal decreto desumo che verrà chiesta l’autorizzazione a procedere nei confronti dei ministri Piantedosi e Nordio e del Sottosegretario Mantovano” scrive la presidente del Consiglio sui social, aggiungendo: “È una tesi palesemente assurda. A differenza di qualche mio predecessore – e qui la premier fa un riferimento a Giuseppe Conte – che ha preso le distanze da un suo ministro in situazioni similari, rivendico che questo Governo agisce in modo coeso sotto la mia guida: ogni scelta, soprattutto così importante, è concordata”.

Il caso ha avuto inizio lo scorso 6 gennaio, quando il capo della polizia giudiziaria libica ha iniziato il suo viaggio per l’Europa, volando da Tripoli a Londra e facendo scalo all’aeroporto di Roma-Fiumicino. Dopo essersi trattenuto nella capitale britannica per sette giorni, il 13 gennaio Almasri si è trasferito a Bruxelles in treno per poi proseguire diretto in Germania. Durante il suo tragitto verso Monaco, il 16 gennaio, è stato fermato dalla polizia per un controllo di routine e gli agenti lo hanno lasciato proseguire. Infine è arrivato a Torino in auto, per assistere a una partita di calcio. Successivamente Almasri viene arrestato in Italia con un mandato internazionale per crimini di guerra. Ma il 21 gennaio su disposizione della Corte d’Appello viene rilasciato a causa di un errore procedurale.