Cdm, bonus edilizi: via sconto in fattura e cessione del credito. Test psicoattitudinali per i magistrati

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Nel corso del Consiglio dei ministri di ieri è stato approvato un decreto legge con nuove limitazioni sui bonus edilizi. Il provvedimento è stato presentato dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e ha lo scopo di tenere sotto controllo i costi. “Norme nate in modo scriteriato e che hanno prodotto risultati devastanti per la finanza pubblica”, tuona Giorgetti sottolineando “Qualcuno sorrideva sul mal di pancia, confermo che fa malissimo a me e a tutti gli italiani”.

È stato dunque approvato un decreto in materia di bonus edilizi che elimina ogni tipo di sconto in fattura e cessione del credito per tutte le tipologie che ancora lo prevedevano. “Abbiamo eliminato la disposizione della remissione in bonis che avrebbe consentito fino al 15 ottobre le correzioni con il pagamento di minime sanzioni di tutte le comunicazioni già intervenute e previsto per tutte le nuove fattispecie una nuova comunicazione preventiva, quando si inizia il lavoro, in modo da avere un monitoraggio del fenomeno e non solo quando le fatture vengono caricate”, ha spiegato il ministro dell’Economia.

Arriva la dichiarazione preventiva, ossia i crediti verranno sottratti prima dai ‘debiti’, cioè dai ruoli iscritti nelle cartelle esattoriali in via definitiva e poi c’è la limitazione della cessione del credito Ace (Aiuto alla crescita economica riconosciuto alle imprese) perché si era iniziato a notare un utilizzo fraudolento su questa agevolazione che peraltro è eliminata dalla riforma fiscale.

“Le misure – sottolinea Giorgetti – sono tese a chiudere definitivamente la eccessiva generosità della misura. Di fatto una pietra tombale sui rischi futuri e i cui effetti attuali potremo definitivamente contabilizzare tra pochi giorni quando si caricherà la finestra per tutte le fatture e i lavori eseguiti entro il 31 dicembre 2023″.

E il Consiglio dei ministri ha inoltre approvato l’introduzione dei test psicoattitudinali per l’accesso alla professione di magistrato. Si applicheranno per i bandi pubblicati a partire dal 2026 e sarà il Csm a nominare i docenti universitari in materie psicologiche che costituiranno la commissione giudicante. L’Associazione nazionale magistrati non esclude lo sciopero e secondo il presidente, Giuseppe Santalucia, i testi psicoattitudinali per i magistrati introdotti dal governo non servono a nulla, “anzi – dice – è solamente propaganda”.