Festa della Repubblica, Mattarella: il lavoro “manca per troppi giovani e donne”

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“Il 2 giugno è la festa di noi italiani”. Così il capo dello Stato Sergio Mattarelle inizia la giornata alla vigilia della festa della Repubblica, con un’ intervista a “Postenews”. Un intervento a tutto campo su democrazia, Costituzione, diritti e lavoro, che sottolinea Mattarella, “manca per troppi giovani e donne”. “La pace non è solo assenza di guerra, ma un progetto generale di convivenza”. “La centralità della persona, il riconoscimento della sua integrità e inviolabilità, il primato dell’uguaglianza tra gli esseri umani, la dignità, la libertà, la solidarietà, i diritti e i doveri caratterizzano la struttura democratica del nuovo Stato nato dalla Liberazione. Sono valori che appartengono a tutti i cittadini. Sono nostri, e vivono nella società nel passaggio tra generazioni nella partecipazione attiva alla vita civile”.

E il tema del lavoro torna anche nel messaggio che Mattarella ha inviato ai Prefetti: “La mediazione sociale, l’ascolto e il dialogo con tutti gli attori sono preziosi per affrontare la questione del lavoro oggi, per l’affermazione della legalità, nel contrasto a ogni forma di sfruttamento, assicurando ogni sforzo per elevare la sicurezza delle condizioni lavorative”, dice il capo dello Stato.

Appello alla collaborazione. “È il fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile che consente di affrontare e superare le sfide e le crisi. Con uno sguardo che sappia sempre guardare oltre l’emergenza per dare risposte efficaci e durevoli ai cittadini”.

Il riferimento al Pnrr: “Il dotarsi di una visione condivisa, essere capaci di un lavoro ben coordinato, sono ingredienti indispensabili, così come la disponibilità a operare concordemente per un efficace utilizzo delle risorse disponibili, a partire da quelle messe a disposizione dal Pnrr in una logica di orizzonte ampio”.

Quindi il presidente della Repubblica ricorda che ricorrono anche i 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione. “Riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità, nel settantasettesimo anniversario della scelta operata dal popolo italiano all’insegna del rinnovamento della democrazia”.