Giorgia Meloni alla Camera: falsità su Cutro, fatto tutto il possibile per i migranti

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Alla vigilia del Consiglio Europeo che si terrà domani e venerdì, Giorgia Meloni parla alla Camera di tutti i temi in agenda: dall’Ucraina alla siccità, per affrontare anche la questione migranti.

Proprio su quest’ultimo tema, l’attacco frontale di Meloni alle opposizioni: “Dall’inizio del mio mandato l’Italia ha salvato 36.500 persone in mare. Siamo stati lasciati soli a fare questo lavoro, delle volte al di fuori dei confini nazionali, e raccontare al cospetto del mondo che lasceremmo bambini morire nel Mediterraneo e davanti alle coste calabresi è una calunnia non nei confronti del Governo, nei confronti dello Stato italiano, degli uomini e delle donne delle Forze dell’Ordine che stanno facendo sacrifici enormi, nei confronti del nostro intero sistema. O volete dire che ci sono uomini delle Forze dell’ordine che non salverebbero bambini perché gli dà questa indicazione il Governo? È una mancanza di rispetto anche verso di loro”.

Sulla guerra in Ucraina, il pieno sostegno da parte di Meloni. Il premier afferma: “Non si può dire al governo di fermare l’invio di armi all’Ucraina: è necessario dire a Vladimir Putin di fermarsi. Se noi ci fermiamo consentiamo l’invasione dell’Ucraina e non sono così ipocrita da scambiare la parola invasione con quella pace. Pensate davvero che a qualcuno piaccia la guerra? La situazione è molto più complessa di come la fa una certa propaganda”. E poi chiarisce: “Quando si invoca un certo tipo di pace in Ucraina, quello che si sta facendo è propaganda su una nazione sovrana come l’Ucraina, un popolo libero e il diritto internazionale”.

Altra emergenza, la siccità nel Nord Italia.
Dice Meloni che “il governo sta lavorando a un provvedimento urgente e a un piano idrico nazionale”, sottolineando anche la convocazione di una cabina di regia e la nomina di un commissario straordinario fino al 31 dicembre. Il presidente del Consiglio replice alle accuse di Angelo Bonelli, deputato di Associazione Verdi Sinistra che in aula aveva mostrato le pietre del fiume Adige affermando: “Spero che l’onorevole Bonelli non voglia dire che in cinque mesi ho prosciugato l’Adige, neanche fossi Mosè. Le conseguenze della siccità sono forse frutto delle politiche sbagliate in questi anni”.