Legge di Bilancio, ecco le modifiche alla Manovra 2026

Il Senato ha dato il via libera alla Manovra 2026 che ora passa all’esame della Camera. “Vale complessivamente circa 22 miliardi”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, soddisfatto per quanto operato dal governo. Anche quest’anno la Legge di Bilancio contiene alcune misure specifiche che stanziano fondi per vari ambiti e che vanno da un minimo di 10mila euro ad un massimo di 1,8 milioni. Di seguito vediamone alcune.
Scatta il taglio dell’Irpef per il ceto medio: la seconda aliquota scende dal 35 al 33% per i redditi fino a 50mila euro. Arriva la tassazione agevolata al 5% sugli incrementi contrattuali: vale per i redditi fino a 33mila euro e per i contratti rinnovati dal 2024 al 2026. Sui premi di risultato e forme di partecipazione agli utili d’impresa, fino a 5mila euro, l’imposta sostitutiva scende all’1%.
Le pensioni: l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile avverrà gradualmente. Un mese in più nel 2027 e altri due nel 2028. Salgono di 20 euro al mese le pensioni minime. Ma salta la possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipatamente cumulando la rendita della previdenza complementare. Si riducono poi le risorse poi per l’anticipo pensionistico di lavoratori precoci e usuranti. Nessuna proroga invece per Opzione Donna. Per i giovani neo assunti arriva da luglio l’adesione automatica alla previdenza complementare: avranno 60 giorni per comunicare una decisione diversa. Si estende inoltre la platea delle aziende che dovranno conferire il Tfr al fondo Inps.
Il comparto sanità. Arrivano oltre 7 miliardi in 3 anni per rifinanziare il Servizio sanitario nazionale. Vengono inoltre incrementate le risorse per alzare le indennità di medici, infermieri, e professioni sanitarie. Vengono stanziati fino a 450 milioni annui per assunzioni a tempo indeterminato di personale sanitario. Dal 2026 il tetto per la spesa farmaceutica per acquisti diretti viene incrementato dello 0,3%, mentre viene ridotto il Fondo per i farmaci innovativi.
Confermato anche per 2026 il bonus ristrutturazioni al 50% per la prima casa; resta al 36% per le altre. Prorogati anche il Sismabonus e il bonus mobili, con uno sconto del 50% fino a 5mila euro. La cedolare secca sugli affitti brevi resta al 21% per il primo immobile, sale al 26% sul secondo e dal terzo scatta l’attività di impresa. Inoltre anche gli immobili condonati potranno accedere agli incentivi edilizi. Vengono infine stanziate nuove risorse per il Piano casa e arriva un contributo per il sostegno abitativo destinato a genitori separati o divorziati. Sale infine il tetto di esclusione dell’abitazione dall’Isee: sarà di 91.500 euro, che sale a 200mila nelle città metropolitane.
Scuola e figli. Arriva il bonus libri scuola per le superiori con un contributo comunale per le famiglie con Isee non superiore ai 30mila euro. Per le famiglie che scelgono la scuola paritaria viene invece introdotto un bonus fino a 1.500 euro per studente con Isee fino a 30mila euro. Le paritarie potranno anche essere esentate dall’Imu. Arriva poi un Fondo con 60 milioni per le attività socio-educative a favore dei minori. Per i neo-diplomati arriva la nuova Carta Valore Cultura per l’acquisto di materiali e prodotti culturali. Viene anche rifinanziato con 3 milioni per il 2026 il Fondo per l’Erasmus italiano, per borse di studio agli studenti universitari che partecipano a programmi di mobilità.
Viene ridotta la stretta sui fondi per il cinema, che passa da 150 a 90 milioni nel 2026. Arrivano 60 milioni per il fondo editoria. Niente tagli alle tv locali, mentre nel 2026 si riduce di 10 milioni il finanziamento alla Rai derivante dal canone per gli esercenti.