Manovra approvata in cdm. Meloni: “interventi sull’Irpef. Alla famiglia 1,6 miliardi di euro in più”

Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi la legge di bilancio per il 2026. Al termine, la presidente del consiglio Meloni ha illustrato le misure principali in conferenza stampa. “Interveniamo sull'Irpef, ci concentriamo sul ceto medio” con una misura che pesa “circa 2,8 miliardi di euro”, mettiamo 1,9 miliardi sui salari con detassazione dei premi di produttività e turni festivi e notturni”. Così la premier che ha aggiunto: “Dedichiamo alla famiglia 1,6 miliardi di euro in più, aumentiamo da 40 a 60 euro al mese il bonus mamme lavoratrici”. Annunciato anche l'aumento per le pensioni minime.
 
La legge di bilancio è “seria” e “si concentra sulle stesse grandi priorità delle precedenti: famiglia e natalità, riduzione delle tasse, sostegno alle imprese e sanità”, ha dichiarato Meloni. “Ringrazio la maggioranza per la compattezza” e per aver lavorato “guardando al risultato”, ha proseguito.

La presidente del Consiglio ha spiegato: Il “grosso delle coperture” della Manovra “arriva da tagli alla spesa della Presidenza del Consiglio e dei Ministeri”.

Meloni ha poi continuato affermando che sul lavoro povero si interviene “stimolando i rinnovi contrattuali per i redditi fino 28mila euro” ed è previsto che “sulla parte di incremento si applichi l'aliquota del 5% sia per i rinnovi 2026 ma anche per il 2025”.

“Sappiamo che in Italia c'è un problema legato ai salari, che non si risolve da un giorno all'altro. Nei dieci anni precedenti al nostro governo, il potere d'acquisto dei salari italiani diminuiva di oltre il 2% mentre nel resto d'Europa cresceva del 2,5%. La buona notizia è che adesso questa tendenza si è invertita: i salari hanno ripreso a crescere più dell'inflazione, quindi la strategia che il governo ha messo in campo sta dando dei frutti”, ha evidenziato il premier, rispondendo a una domanda sul monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sui salari.

Nella legge di bilancio, ha detto ancora Meloni, c'è il “super e iper ammortamento con investimenti ammessi pari a 4 miliardi di euro”. Ma, ha aggiunto, “stiamo valutando la possibilità di usare la revisione a medio termine della politica di coesione per aumentare sensibilmente queste risorse”.

“Non c'è la tassazione sugli extraprofitti, comprendo il principio culturale alla base di questa richiesta”. Così il premier a proposito dell'intervento sul sistema bancario e assicurativo.

Parlando delle misure sulle banche, Meloni ha affermato: “Per il sistema del credito non temo un contraccolpo: abbiamo parlato con queste persone, il mio intento non è punitivo” ma l'azione del governo è quella “di concentrarsi su priorità come la famiglia, i lavoratori mantenendo la traiettoria del deficit e del debito” in modo da essere credibili”, un fatto di cui “beneficia anche il sistema bancario”.

Nelle coperture della Manovra
“c'è un importante contributo degli istituti bancari e assicurativi che voglio ringraziare”, ha sottolineato il premier. “Ci sono state lunghe interlocuzioni – ha aggiunto -. Parliamo di grandi portatori di interessi ma tutti ci rendiamo conto delle priorità e abbiamo trovato una disponibilità che non era scontata”.