Oggi vertice maggioranza sulla Manovra

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Oggi vertice di maggioranza sulla Manovra. Allo studio nuovi sostegni contro il caro-bollette, bonus benzina contro il caro-carburanti e un’ulteriore stretta sul Superbonus. Il punto con gli alleati rappresenta una verifica per mettere a fuoco le richieste che ciascun partito vorrebbe vedere inserite nella legge di bilancio. Ma anche per ribadire la linea della prudenza che presidenza del Consiglio Chigi e Mef ripetono da settimane e cioè che le risorse sono poche e che tutto sarà dirottato sulle priorità.

A fine mese scadono i sostegni per il caro bollette, compresa la proroga del bonus sociale e il governo è già al lavoro per studiare le prossime mosse. “Stiamo valutando” la conferma delle misure scattate a luglio, spiega il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto. Si attende dunque un decreto prima della fine del mese. In cui potrebbe figurare anche il nuovo bonus, destinato a tutte le famiglie senza limiti di reddito, annunciato a marzo.

In cima alle emergenze c’è anche l’aumento dei prezzi della benzina. L’idea cui si lavora resta quella di un bonus carburanti, pensato soprattutto per i redditi più bassi: ci si concentra sull’individuazione dello strumento più adeguato e della potenziale platea e l’interlocuzione avviata nell’ultimo consiglio dei ministri potrebbe prendere un’accelerazione in una delle prossime riunioni.

Massima attenzione rivolta sempre sul Superbonus, che pesa sui conti pubblici e che non smette di creare situazioni di difficoltà per famiglie e imprese. Il sottosegretario all’Economia Federico Freni mette in chiaro: “L’idea è che questa agevolazione ‘ereditata’ e tutt’altro che gradita dall’esecutivo diventi uno strumento per “tutelare chi i lavori non se li potrebbe permettere, non chi se li può permettere e magari così non li paga”. In concreto si pensa a riaprire cessioni e sconto in fattura ma solo per i redditi più bassi. Una strada che però presenterebbe qualche difficoltà, osserva Freni: “Se il credito del Superbonus fosse cedibile solo da chi ha redditi bassi il problema sarebbe risolto, solo che poi abbiamo dei vincoli anche costituzionali”.