Pd. Renzi: “Cercano di mettermi fuori, ma non ce la faranno”

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

La debacle in Sicilia ha scosso il Partito democratico che ora cerca di riassestarsi. Il tema principale è quello del candidato premier. Buona parte della minoranza dem ritiene che il segretario Matteo Renzi, debba fare autonomamente un gesto di responsabilità, lasciando subito il campo a Gentiloni per la corsa a palazzo Chigi e ricompattando il centrosinistra.

Rosato dice che quello di Gentiloni “è un nome spendibile”, ma ricorda anche che “il candidato del Pd resta Renzi, legittimato dalle primarie”. Arriva la replica proprio dell’ex premier per mano della sua e-news: “Sono mesi che cercano di mettermi da parte, ma non ci riusciranno nemmeno stavolta”. Così Renzi che aggiunge: “questa non è una novità, visto che hanno studiato vari modi per dirmelo: le prove false di Consip, le polemiche sulle banche, le accuse sulla mancata crescita”.

L’ex premier parla poi delle politiche: “Non abbiamo veti verso nessuno, noi. Ma basta litigi. Se il Pd fa il Pd e smette di litigare al proprio interno possiamo raggiungere, insieme ai nostri compagni di viaggio, la percentuale che abbiamo preso nelle due volte in cui io ho guidato la campagna elettorale: il 40%, raggiunto sia alle Europee che al Referendum”.

Pier Luigi Bersani intanto invita da sinistra ad un’analisi profonda ed appoggia l’idea di Pietro grasso come leader del centrosinistra: “Grasso? Ci starebbe da Dio”. Gli fa eco Massimo D’Alema: “la presenza di Grasso sarebbe fondamentale”.