Politici No Green Pass: respinti due deputati in Sicilia. Sospesa la senatrice Granato

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Anche i politici dicono No al Green Pass. Oggi a Palermo due deputati regionali sono stati respinti al varco d’ingresso di Palazzo dei Normanni dai vigilantes perché non hanno voluto esibire il Green pass. Si tratta di Angela Foti, vicepresidente dell’Assemblea, e di Sergio Tancredi, capogruppo di Attiva Sicilia.

La deputata Foti ha mostrato il certificato verde ma ha deciso di non esibirlo. “Ho fatto il tampone – ha spiegato – e l’ho fatto per sgomberare il campo da eventuali illazioni perché serve per poter lavorare. La nostra è una battaglia di principio”.

Il deputato Tancredi : “Mi rifiuto di presentare il Green pass, la questione è giuridica. Io sono stato eletto dal popolo e mi si impedisce, con un provvedimento amministrativo, di svolgere le mie funzioni parlamentari di rappresentanza. Ho chiesto di aumentare a Palazzo i livelli di sicurezza mettendo a disposizione tamponi brevi, così come fanno molte aziende private. Avere il Green pass non significa non avere il virus, per cui se la questione è sanitaria si deve procedere in modo diverso”.

A Roma la senatrice di L’Alternativa C’è Laura Granato ha rifiutato di mostrare il certificato verde, ma è comunque entrata a Palazzo Madama prendendo parte alla seduta della Commissione Affari costituzionali, che era stata organizzata proprio per esaminare il decreto che estende l’obbligo del certificato verde a tutti i posti di lavoro. “Quando sono fuori dal Senato per rispettare tutte le regole cui sono sottoposti anche gli altri cittadini, lo esibisco. Ma nel luogo deputato alla rappresentanza dei cittadini, mi rifiuto di piegarmi a una distorsione del regolamento del Senato, oltretutto derivante da un decreto – sottolinea la Granato – un atto unilaterale del governo che ancora non è stato convertito in legge e che adesso il Parlamento sta discutendo”.

Il Consiglio di presidenza del Senato ha stabilito che i senatori che rifiuteranno di esibire il Green pass non potranno più entrare a Palazzo Madama e nei palazzi adiacenti che fanno capo al Senato e verranno sospesi per 10 giorni, così come è stato deciso per la senatrice.