Prove di dialogo Pd-M5S: i dem puntano sulla discontinuità

Ascolta l'audio
...caricamento in corso...

Mentre continuano gli incontri tra i partiti e si susseguono le dichiarazioni dei vari esponenti alla ricerca della quadra per arginare la crisi di governo, Marta Cartabia, vice presidente della Corte Costituzionale, si sfila dal toto-premier, dopo che il suo nome era emerso tra i papabili per il dopo-Conte.

“L’incarico alla Corte costituzionale, che mi è stato affidato otto anni fa e che si concluderà nel settembre 2020, richiede grande impegno e responsabilità e intendo portarlo a compimento per il valore che la Costituzione gli attribuisce, per la vita del Paese e soprattutto per quella di ogni singola persona”, ha dichiarato la Cartabia.

I due protagonisti ora sembrano il M5S ed il Pd che cercano di smussare i rispettivi angoli per presentarsi martedì prossimo al cospetto di Mattarella con almeno una ‘parvenza’ di accordo.

Nonostante le tensioni interne un punto sembra far convergere tutti gli esponenti dem: discontinuità con il passato.

“Mi auguro non esista l’ipotesi del doppio forno”, ha dichiarato in tarda mattinata il segretario Pd, Nicola Zingaretti, riferendosi al dialogo tra la Lega e il M5s e aggiungendo che “per quanto riguarda i punti programmatici presentati, siamo disponibili e aperti ad ogni tipo di confronto”.

“C’è bisogno di discontinuità. Non c’è nulla di personale ma ripeto dobbiamo fare qualcosa di molto diverso dal governo che a nostro giudizio, visti i risultati non è stata un’esperienza positiva”. Lo ha ribadito il segretario del Pd, parlando del veto opposto alla riproposizione del presidente del Consiglio uscente, Giuseppe Conte, come capo dell’ipotetico nuovo governo giallorosso.

Di discontinuità ha parlato anche Graziano Delrio, capogruppo del Pd alla Camera: “Sulle priorità del Paese e delle famiglie serve vera discontinuità. Cambiare agenda significa smettere la guerra a cooperazione e Ong; contrastare cambiamento climatico e lo sfruttamento del territorio; abbattere la disoccupazione; dare più soldi ai lavoratori; scuole di qualità”.

Con il Pd c’è un confronto “per delineare un’idea di Paese imperniata su alcuni punti importanti: dalla salvaguardia dell’ambiente all’economia circolare, dallo sviluppo delle imprese al rilancio del Sud, contro quell’Italia spaccata in due cui ci portava Salvini”. Lo ha detto la presidente M5s della Commissione Finanze della Camera, Carla Ruocco, che guarda con favore al tentativo di accordo col Partito Democratico.

Intanto domani pomeriggio si riuniranno i tavoli di lavoro del Pd per il programma del governo di svolta. I tavoli saranno sei e verranno coordinati dai membri della segreteria con la partecipazione dei capigruppo del Partito Democratico nelle rispettive commissioni di Camera e Senato.