Roma, dimissioni Frongia: Di Maio blinda Virginia Raggi

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Sebbene in subbuglio, il Movimento 5 Stelle non chiederà le dimissioni del sindaco di Roma Virginia Raggi, nonostante le inchieste sul nuovo stadio della Roma a Tor di Valle che hanno portato all’arresto del presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito e l’iscrizione nel registro degli indagati dell’assessore allo Sport di Roma, Daniele Frongia.

Frongia, che ha anche ricoperto la carica di vicesindaco, è finito nel mirino delle autorità che hanno arrestato l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone e l’imprenditore Luca Parnasi che ora sono ai domiciliari. Il procedimento è stato avviato per una vicenda raccontata da Parnasi ai pm.

“De Vito lo abbiamo cacciato in 30 secondi ed è ciò che ci distingue dagli altri partiti (.).Se qualcuno sbaglia però va a casa. Frongia si è autosospeso, da quel che riferiscono i legali si va verso l’archiviazione”. Queste le parole del leader pentastellato Di Maio, intervistato da La Stampa. Tuttavia blinda la sindaca capitolina: Dimissioni della Raggi? Solo “fantapolitica”, commenta. “Non vedo le associazioni a delinquere di cui parlavano i magistrati su Mafia Capitale che si era allargata a tutto il Pd romano”, conclude Di Maio.

Frongia da parte sua, ha annunciato: “per una questione di opportunità politica” e di “rispetto degli stessi principi che mi spinsero molti anni fa ad aderire al Movimento”, ho deciso “di autosospendermi dal M5s e di riconsegnare le deleghe attribuitemi dal sindaco Virginia Raggi in qualità di assessore allo Sport di Roma Capitale”.

Daniele Frongia ha poi aggiunto: “avendo la certezza di non aver mai compiuto alcun reato e appurato che non ho mai ricevuto alcun avviso di garanzia, confido nell’imminente archiviazione del procedimento risalente al 2017”.

“Da informazioni assunte personalmente dalla Procura, la posizione del nostro assistito sarà definita a breve con una richiesta di archiviazione”. hanno quindi confermato gli avvocati di Frongia. “Lo teniamo a precisare per evitare il prosieguo di strumentalizzazioni giornalistiche e accostamenti alla recente vicenda giudiziaria ‘congiunzione astrale’ alla quale, ci viene ribadito, il dott. Frongia risulta essere completamente estraneo”.

Il presidente dell’Assemblea capitolina Marcello De Vito, invece, è stato arrestato in un altro filone di indagine partito dall’inchiesta principale sul nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. “Chiarirò tutto. Sono sereno anche se molto dispiaciuto per quanto sta succedendo”. Sono le parole che Marcello De Vito al termine dell’interrogatorio di garanzia ha riferito al suo nuovo legale Angelo Di Lorenzo, che ha incontrato a Regina Coeli. L’avvocato ha spiegato che l’ormai ex presidente dell’assemblea capitolina, era pronto a parlare e chiarire la sua posizione già ieri, “ma – spiega – gli ho chiesto di avvalersi della facoltà di non rispondere per darmi il tempo di organizzare la difesa e di chiedere che sia ascoltato in un secondo momento”.